Alla scoperta della verde Cima Marcoira
Stavolta andiamo a scoprire una cima che si vede bene da una strada piuttosto trafficata, salendo da Cortina a Misurina. Ai suoi piedi, molti escursionisti sono certamente passati almeno una volta, ma ben pochi l’hanno salita: la Cima N.E. di Marcoira, o Malquoira.
Alta 2422 metri, è l´ultimo rilievo del cosiddetto ramo ampezzano del Sorapis. Verso Tre Croci scende con selvaggi canali, pareti e spigoli, ma a sud scivola con un ripido pendio erboso nella conca del Ciadin del Loudo, dove passa il sentiero da Faloria al Lago del Sorapis.
Nota per le vie sulle pareti N, aperte da alpinisti famosi come Casara e Castiglioni, questa cima ha una via normale, breve e poco impegnativa ma divertente e piacevole per l´ambiente e il panorama. Andiamo dunque sulla Cima Marcoira.
Lasciata l’automobile al Passo Tre Croci, presso la chiesetta, infiliamo la stradina col numero 213, lungo la quale di recente è stata tracciata una pista di fondo. Dopo un tratto in piano, saliamo più ripidamente lungo un bel bosco, finché la strada finisce. Da qui proseguiamo per sentiero fino ad un magnifico piano verde dominato dalla Cesta, una montagna caratteristica per strane stratificazioni rocciose, sulla quale saliremo la prossima volta. Ancora un tratto in salita e poi, seguendo le indicazioni, andiamo a prendere a sinistra il sentiero 216, e risaliamo per mezz’oretta un ripido e faticoso canalone, sistemato con travi di legno.
Il canale finisce a 2307 metri sulla Forcella Marcoira, fra la Cima S.O. di Marcoira, gemella della nostra ma ancora meno conosciuta, e le Cime del Laudo. Dalla forcella inizia la nostra via normale, che c’impegnerà per circa mezz’ora.
Seguendo alcune tracce sui pendii sovrastanti pieghiamo a destra, oltrepassiamo con attenzione alcuni canali ghiaiosi che ogni anno cambiano forma e profondità e miriamo a un’altra forcella senza nome, dalla quale sprofonda verso Tre Croci il canalone che separa le due Cime di Marcoira.
Giunti in forcella, possiamo fermarci e fare un paio di foto. Proseguendo prima in diagonale e poi diritti scegliamo la linea migliore lungo il pendio erboso, ripido ma non difficile, e dopo due ore e mezzo scarse da Tre Croci toccheremo la sospirata cima.
Lassù ci aspettano una rozza croce e un ometto di sassi, sotto il quale troviamo il libro di vetta per le firme.
Seduti sul morbido praticello della Cima Marcoira, abbiamo davanti a noi un bel panorama verso i Cadini, il Cristallo, il Lago di Misurina, le Marmarole, il Popena, il Sorapis, le Tre Cime. Quando sarà ora di tornare, rifaremo al contrario la via di salita.
Se a qualcuno il pendio sembrasse troppo ripido, potrà tenersi sul suo lato destro orografico (verso la Forcella), dove alcune rocce aguzze e un breve ghiaione agevolano la discesa, peraltro breve. Da Forcella Marcoira scendiamo sui nostri passi oppure, se c’è voglia e tempo, attraverso il Ciadin del Loudo aggiriamo la Cima omonima e fra ghiaie e mughi caliamo al Rifugio Vandelli, dove possiamo rinfrancarci prima di tornare a Tre Croci, completando un bell’anello di circa cinque ore.
Un consiglio se sull’ultimo tratto, poco difficile ma dove una scivolata potrebbe dare molto fastidio, doveste trovare pioggia o neve: è meglio tornare indietro e guardare la cima dal Ciadin del Loudo!
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