Vie moderne con spit – Selezione di vie consigliate
Tofana
Tofana di Rozes
Sulla sua parete sud sono presenti oltre una decina di vie moderne a spit, in gran parte aperte da Massimo Da Pozzo. Tutte le vie presenti sono bellissime ma richiedono esperienza alpinistica, poiché le protezioni sono piuttosto distanti. Tra le vie del Mox propongo qui la via più facile, Aspettando la vetta, ma attenzione: è richiesta la piena padronanza del grado, le protezioni non sono mai ravvicinate ma si trovano comunque dove i passaggi sono più impegnativi. E’ consigliabile portare una scelta di friends per proteggere i tiri più facili.
“ASPETTANDO LA VETTA”
di Massimo Da Pozzo e Gianmario Meneghin
Accesso: partenza dal rifugio Dibona.
Lunghezza: 450m
Esposizione: est
Difficoltà: VII
“QUEL CALCARE NELL’ANIMA” di Marco Sterni, Mauro Kraus, Marco Giuffrida e Serena Bonin
Accesso: presso casa cantoniera, un chilometro prima del passo Falzarego (direzione Cortina).
Lunghezza: 380m Esposizione: ovest
Difficoltà: 6b+,6c
Castelletto
Il Castelletto è tristemente famoso per i sanguinosi episodi bellici che avvennero negli anni della Grande Guerra, ed è caratterizzato da una lunga galleria costruita dai soldati italiani nel tentativo di conquistarne la strategica cima, presidiata dagli austriaci.
Tale galleria è oggi la porta d’ingresso alla via ferrata Lipella. Sulla parete ovest sono presenti cinque vie a spit, tutte bellissime e aperte dal basso. La mia scelta cade su “La Grande Guerra”, per l’ottima qualità della roccia e la chiodatura sicura.
“LA GRANDE GUERRA” di Marco Sterni, M.Florit, M.Sacchi
Accesso: presso casa cantoniera, un chilometro prima del passo Falzarego.
Lunghezza: 210m
Esposizione: ovest
Difficoltà: 7a (6b obbligatorio)
Croda da Lago – Passo Giau
Torrione Marcella – Lastoi de Formin
L’area che circonda il passo Giau comprende strutture rocciose particolarmente adatte all’arrampicata. La roccia è molto solida e solitamente le salite non hanno mai problemi di affollamento, forse perché l’avvicinamento ad alcune delle vie richiede una camminata di anche un’ora. Però ne vale sicuramente la pena.
Nella zona si contano oltre una decina di vie moderne con spit.
“NIKIBI” di Mario Dibona e Gretchen Alexander
Accesso: strada per Passo Giau, direzione Cortina.
Lunghezza: 300m
Esposizione: ovest
Difficoltà: 6b+ (6b obbligatorio)
Spiz de Mondeval
Lastoi de Formin, parete sud.
L’area è una delle più belle di Cortina, la roccia è molto solida e l’avvicinamento ad alcune delle vie richiede una camminata di oltre un’ora. Però ne vale sicuramente la pena, l’ambiente è meraviglioso e la vista spazia dai verdi pascoli di Mondeval, spesso animati da greggi di pecore, alla maestosa parete nord del Monte Pelmo. Al momento sono presenti alcune vie a spit, e la nostra scelta cade su una via veramente ben protetta, una delle più belle vie della zona!
“RÉ ARTÚ” di Mario Dibona
Accesso: circa un chilometro prima del passo Giau.
Lunghezza: 300m
Esposizione: sud
Difficoltà: 5, 6+, AO (6b)
Leggi di più sulla via Re Artù.
Lastoi de Formin
Parete nord-ovest. La prima via moderna con spit aperta sui Lastoni di Formin. Onore al merito a Piardi e Tremolada per aver scoperto questa bella parete. Ambiente ancora incontaminato, roccia ottima: cosa chiedere di meglio?
In caso di giornate “fresche” qui si patisce il freddo, meglio andarci con temperature estive, ed tener presente che la parete non si asciuga velocemente dopo le piogge.
“SUPER TEGOLINA” di Francesco Piardi e Francesco Tremolada
Accesso: strada per Passo Giau, direzione Cortina.
Lunghezza: 350m
Esposizione: ovest
Difficoltà: 6c, 7a
La Gusella del Nuvolau
Versante est. Su questa parete sono state aperte delle belle vie moderne con spit, alcune molto impegnative. Riporto in questa sede una via impegnativa, “plaisir” se si padroneggia il grado. L’arrampicata è sostenuta e molto tecnica, con difficili tratti obbligatori. Discesa in doppia lungo la via.
La lunghezza di 8a può essere superata in A0/A1.
“C’EST PLUS FACILE” di M. Da Pozzo e B. Sertorelli
Accesso: dal Passo Giau
Lunghezza: 200m
Esposizione: sud
Difficoltà: 7b (+ un tiro 8a)
Fanis
Piccolo Lagazuoi
Questa parete ospita numerose vie d’arrampicata, ma poche sono quelle completamente attrezzate con spit. Tra queste, una delle più belle è indubbiamente “Orizzonti di gloria”, via mai troppo difficile ma che richiede comunque una buona tecnica di arrampicata. La roccia è eccezionale, la chiodatura sicura. La comodità di accesso può creare problemi di affollamento, ma in tal caso si può facilmente decidere di salire un’altra delle vie presenti sulla parete.
“ORIZZONTI DI GLORIA” di Roly Galvagni, D.Filippi, G.Mittemberger
Accesso: parcheggio funivia Lagazuoi
Lunghezza: 250m
Esposizione: sud
Difficoltà: 5+, 6a
Torre Grande di Falzarego
Oltre alle vie classiche, molto frequentate, sulle Torri di Falzarego sono presenti alcune vie moderne con spit. Segnalo qui The Wall, in quanto la comodità di accesso, la possibilità di scampo alla forcella fra la Torre Piccola e la Torre Grande di Falzarego in caso di maltempo, la facilità di ritirata in corda doppia lungo la via permettono di affrontare la salita anche in condizioni di tempo non ottimali.
“THE WALL” di Mario Dibona
Accesso: parcheggio bar ristorante da Strobel.
Lunghezza: 250m
Esposizione: sud-est
Difficoltà: dal 6a al 6c+
Cadini di Misurina
Pilastro di Misurina
Il Pilastro di Misurina si trova a destra della Punta Col de Varda, poco prima della Forcella Misurina.
Wolkenreise una via breve, di soli cinque tiri, ma a mio avviso un merita una salita. Le prime tre lunghezze si sviluppano su placche di roccia solidissima, mentre negli gli ultimi due tiri la roccia si fa più verticale e strabiombante. L’ambiente è molto bello, vicino e allo stesso tempo distante dal lago di Misurina, solitamente brulicante di turisti.
“WOLKENREISE” di Peter Manhartsberger e Stefan Kopeinig
Accesso: parcheggio presso seggiovia di Col de Varda – Misurina.
Lunghezza: 160m
Esposizione: ovest
Difficoltà: 6b+
Leggi di più sulla via Wolkenreise.
Val Rienza
Col di Mezzo – Parete del pianoro
Il Col di Mezzo è una cima-non cima che si trova dietro alla famosa triade, le Tre Cime di Lavaredo. Se sul lato sud si presenta davvero soltanto come un colle, offre invece sul versante nord-ovest un’imponente parete di roccia sana, direi stupenda nel caso di questa via, aperta in solitaria dalla forte guida pusterese Hannes Pfeifhofer.
“HAT SPASS GEMACHT” di Hannes Pfeifhofer
Accesso: parcheggio presso Hotel Tre Cime – Landro.
Lunghezza: 450m
Esposizione: nord-ovest
Difficoltà: 6b+
Gruppo del Sella
Anche tutte queste vie si sviluppano su roccia solidissima. La prima, Delenda Carthago, è una via divertente e sicura, avvicinamento breve e rientro veloce, e può essere un’ottima scelta in una giornata di tempo incerto.
Le altre due vie a spit sono più lunghe e impegnative, soprattutto Oro e carbone richiede un buon allenamento se si vuol divertirsi su 10 lunghezze di corda tutte strapiombanti.
Prima Torre del Sella
“DELENDA CARTHAGO” di Roly Galvagni e Massimo Maceri
Accesso: Passo Sella.
Lunghezza: 180m
Esposizione: sud
Difficoltà: 6b
Torre Brunico
“OTTOVOLANTE” di Francesco Piardi, Francesco Tremolada, Claudio Zampieri
Accesso: parcheggio della ferrata Tridentina, posto alcuni tornanti sotto il Passo Gardena in direzione Corvara.
Lunghezza: 400m
Esposizione: nord
Difficoltà: 7a
Mur del Pissadu’
“ORO E CARBONE” di Francesco Piardi e Francesco Tremolada
Accesso: parcheggio della ferrata Tridentina, posto alcuni tornanti sotto il Passo Gardena in direzione Corvara.
Lunghezza: 400m
Esposizione: nord
Difficoltà: 7a
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