Vuoi sapere quali sono le vie ferrate aperte a Cortina? Ad inizio estate alcune ferrate non sono ancora praticabili a causa della presenza di neve in quota. Le vie ferrate sono solitamente percorse durante il periodo estivo, salvo alcune eccezioni (vedi anche: vie ferrate in inverno). Nella tabella sottostante, aggiornata in caso di cambiamenti della situazione, puoi controllare quali sono le vie ferrate aperte a Cortina d’Ampezzo e quali sono invece le vie ferrate chiuse. Troverai inoltre una breve descrizione ed il grado di difficoltà della ferrata.
Le ferrate sono elencate in ordine di difficoltà (vedi scala difficoltà ferrate).
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La situazione delle vie ferrate a Cortina
ATTENZIONE: QUESTA PAGINA NON È AGGIORNATA.
DURANTE LA STAGIONE INVERNALE LE FERRATE SONO UFFICIALMENTE CHIUSE, ANCHE SE ALCUNE POSSONO ESSERE AFFRONTATE CON LA DOVUTA PREPARAZIONE TECNICA E L’IDONEO EQUIPAGGIAMENTO INVERNALE.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 19 SETTEMBRE 2023
SENTIERO ASTALDI – I ROŠ DE TOFANA
Questo facile sentiero ferrato offre un magnifico panorama, oltre ad essere estremamente interessante anche dal punto di vista geologico. Infatti il percorso si sviluppa in orizzontale lungo i variopinti strati di Raibl, ben visibili in tutta la loro bellezza, rendendo la passeggiata davvero interessante.
In ladino ampezzano questa zona è conosciuta col nome i roš (i rossi). Il percorso è adatto come banco di prova a coloro che si avvicinano alle vie ferrate per la prima volta, con il vantaggio di poter essere abbinato ad altre facili vie ferrate della zona, come la facile via ferrata Ra Pegna, o ancor meglio alla Grotta di Tofana. Attenzione: questa ferrata è spesso interessata da frane!
Leggi la descrizione del Sentiero ferrato Astaldi.
GROTTA DELLA TOFANA DI ROZES
Meta assai popolare nella prima metà del secolo scorso, ai giorni nostri la visita alla Grotta della Tofana è un’escursione non più così in voga. Quest’originale e suggestivo antro che si apre nelle viscere della Tofana di Rozes è una delle poche cavità che si sono formate nella Dolomia Principale e non nel Calcare.
Il breve percorso attrezzato che permette di raggiungere l’ingresso della grotta si sviluppa da est a ovest su una marcata cengia ben visibile anche dal basso. La ferrata è facile, ma la cengia assai esposta.
In primavera la grotta si riempie di centinaia di spettacolari stalagmiti di ghiaccio, grazie allo stillicidio della volta. Questo fenomeno fa sì che la cavità assuma un aspetto fiabesco, una vera meraviglia della natura.
Si allunga a spirale per circa trecento metri e la sua volta é alta, a tratti, più di dieci metri.
Leggi la descrizione della ferrata alla Grotta di Tofana.
FERRATA RA PEGNA
Su Ra Pegna si sviluppa una via ferrata facile e breve, dove soprattutto i principianti possono mettersi alla prova ed apprendere come come muoversi sui percorsi attrezzati, senza troppe difficoltà e timori.
Si tratta di una via ferrata creata ad hoc per gli utenti che per la prima volta affrontano percorsi attrezzati di questo tipo, una sorta di palestra adatta anche ai più piccoli, purché assicurati con la corda da mani esperte.La facile via ferrata de Ra Pegna, come anche quella de Ra Bujela, è una valida alternativa ai percorsi più lunghi o impegnativi durante le giornate con tempo incerto, quando non è sicuro affrontare le altre vie ferrate della zona.
Leggi la descrizione della ferrata de Ra Pegna.
CASCATE DI FANES E FERRATA BARBARA
Itinerario facile e ben attrezzato, è un buon punto di inizio anche per i principianti.
Questa escursione, altamente panoramica e spettacolare, si sviluppa in forre e valli profonde e conduce alla confluenza delle valli di Fanes, Travenanzes e Ra Vales, a nord di Cortina, collegando alcuni siti di grandiosa imponenza paesaggistica e idrogeologica.
I due passaggi sotto le cascate di Fanes sono davvero spettacolari. Il percorso si snoda nel cuore del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, ed è affrontabile a stralci o in un’unica soluzione di continuità.
Leggi la descrizione della ferrata delle Cascate di Fanes.
FERRATA RA GUSELA – NUVOLAU
Facile e breve via ferrata che sale sul versante sud-est della Gusela. Ottimo percorso per chi si avvicina a questa attività, il percorso complessivo si svolge in un ambiente magnifico, dove ci si ritrova attorniati da cime, boschi e radure.
Il tracciato segue le cenge e fessure della roccia: si sale un canalino, preceduto da una scaletta metallica che consente di superare un tratto più ripido. Usciti dalla prima sezione della ferrata si attraversa il paesaggio lunare del Nuvolau. Arrivati sotto lo spigolo del Nuvolau, si affronta l’ultimo pezzo della ferrata che, attraverso la cresta, porta al rifugio Nuvolau.
Se non sei troppo stanco e desideri una giornata più piena, alla ferrata de Ra Gusela puoi facilmente abbinare la ferrata del Averau.
SENTIERO FERRATO OLIVIERI
Il Sentiero Olivieri è un facile percorso attrezzato che permette il collegamento tra il Rifugio Pomedes (2303 m) ed il rifugio Ra Valles (2470 m). È importante non confondere il Sentiero Olivieri (facile) con la Via ferrata Olivieri (difficile).
È il percorso ideale per chi ancora non ha provato a salire una via ferrata ed intende apprendere la giusta tecnica di progressione su un terreno non difficile.
Il Sentiero Olivieri offre una vista magnifica su Cortina e sulla valle d’Ampezzo, e merita sicuramente d’essere percorso. Nel caso in cui si intenda avvalersi della funivia per la discesa, informarsi sugli orari dell’impianto.
Leggi la descrizione del Sentiero Ferrato Olivieri.
SENTIERO DEI KAISERJÄGER
Interessante non solo per la bellezza del panorama, ma anche dal punto di vista storico, questo facile sentiero attrezzato può essere percorso sia in salita che in discesa, usufruendo della funivia del Lagazuoi (2835 m). I Kaiserjäger (cacciatori imperiali austriaci) componevano 4 reggimenti di fanteria dell’esercito imperiale austriaco prima ed austro ungarico poi, reclutati in particolare nel Tirolo ed in misura minore in altri territori della monarchia.
Nonostante non presenti difficoltà tecniche, il percorso è abbastanza lungo; inoltre ci si trova in quota, ed in caso di maltempo una piacevole gita in montagna può trasformarsi in una brutta avventura, prestiamo perciò attenzione alle previsioni meteo.
Il sentiero è attrezzato in parte con corde fisse, e non manca un bel ponte sospeso. Questo itinerario può essere abbinato alla Galleria del Lagazuoi, effettuando così un percorso ad anello.
Vie ferrate aperte a Cortina e sul Lagazuoi
FERRATA FUSETTI – SASS DE STRIA
L’ultima realizzata tra le vie ferrate a Cortina e dintorni, l’itinerario si sviluppa sulla parete sud del Sass de Stria (2477 m), una cima modesta se paragonata alle grandi vette delle Dolomiti, ma che offre un meraviglioso panorama.
È una ferrata breve e di modesta difficoltà, ma sicuramente di grande interesse storico.
La salita permette di raggiungere la vetta dal lato sud ovest, e passa presso le feritoie delle postazioni dell’artiglieria austro-ungarica.
La ferrata del Sass de Stria è stata realizzata durante l’estate del 2018 da due squadre di Alpini impegnate nella ricerca dei resti del Sottotenente Mario Fusetti, Eroe del Sasso di Stria, Medaglia d’onore al valore militare.
Leggi la descrizione della ferrata Fusetti al Sass de Stria.
FERRATA AVERAU
Facile via ferrata che porta in cima al Monte Averau, salito per la prima volta nel lontano 1874 dalla guida ampezzana Santo Siorpaes.
Questo itinerario può essere concatenato con Ra Gusela per completare il giro dell’Averau e Nuvolau. La ferrata è molto frequentata e la discesa si svolge lungo il medesimo percorso fatto in salita, creando a volte alcuni “imbottigliamenti”.
Pur trattandosi di un percorso facile, la Ferrata dell’Averau è comunque più difficile della ferrata de Ra Gusela, e presenta un paio di passaggi non banali. La salita è breve ed è sufficiente una mezza giornata per portarla a termine.
FERRATA TERZA CENGIA – POMAGAGNON
Sentiero attrezzato che attraversa da est a ovest la parete sud del Pomagagnon. Il percorso si sviluppa sulla terza delle cinque cenge che attraversano la parete. Con una lunga e progressiva diagonale ascendente si attraversa tutta la parete meridionale del Pomagagnon fino a raggiungere la forcella tra la Croda Cestellis e la Punta Erbing, punto più alto dell’itinerario. Segnalo a coloro che vogliono camminare pochi minuti in più che da qui è possibile salire alla panoramica e solitaria Punta Erbing.
Il sentiero prosegue verso Forcella Zumeles, da dove si scende in direzione del centro di Cortina.
Pur essendo il percorso ben attrezzato nei tratti più esposti, bisogna notare che in alcuni tratti privi di cavo ed è necessario possedere un passo sicuro su terreno reso a tratti insidioso dalla presenza di ghiaia.
Vie ferrate aperte a Cortina in zona Pomagagnon
FERRATA RENATO DE POL – FORAME
La ferrata Renè de Pol consente di percorrere i versanti nord e nord ovest della catena del Forame. Si tratta di un percorso interessante dal punto di vista storico.
Le corde fisse ed i tratti con pioli di ferro permettono di superare paretine e terrazze detritiche per toccare le postazioni austriache della prima guerra mondiale e le cime della Punta Ovest del Forame e del Forame de Fora.
L’impegno complessivo, se si tiene conto dell’avvicinamento e della discesa, richiede un buon livello di allenamento. La ferrata si può percorrere anche solo in discesa seguendo la prima parte del sentiero ferrato Dibona fino alla Forcella Grande, da dove si prosegue per Forcella Verde. Attenzione ad inizio di stagione alla neve e al ghiaccio residui sulle larghe terrazze e cenge.
SCALA DEL MINIGHEL – TOFANA DI ROZES
La Scala del Minighel è una ferrata davvero curiosa, sia per la sua storia sia anche per la particolarità delle sue fattezze, che la contraddistinguono da tutte le ferrate che ho avuto modo di salire in tanti anni di camminate ed arrampicate in montagna.
Tra le vie ferrate a Cortina d’Ampezzo “Ra Šàra del Minighèl” è la più antica, ed invito il lettore a leggerne la descrizione cliccando sul link qui in basso. Si tratta di una ferrata molto ardita nella sua concezione, in quanto per superare i circa settanta metri del salto basale del Majarié (el Souto del Majarié) che sovrastano questa amena zona della Val Travenanzes ci si avvale di pioli di ferro infissi perpendicolarmente nella roccia, che rendono la salita davvero molto esposta.
Questa via ferrata è una vera e propria scala a pioli e per questo motivo non presenta difficoltà tecniche, ma la forte esposizione può mettere a disagio coloro che non sono abituati a muoversi sul “terreno verticale”.
Leggi la descrizione della ferrata Scala del Minighel.
SENTIERO FERRATO DE LUCA – INNERKOFLER – MONTE PATERNO
Itinerario molto frequentato, consiglio perciò di partire davvero di buon’ora.
Pur trattandosi di una ferrata facile, alcuni tratti in cengia sono privi di fune metallica e si devono superare passaggi esposti non assicurati, ed è necessario perciò un passo sicuro.
Dal rifugio Auronzo, raggiungibile in auto (strada a pedaggio) ci sono due possibilità per l’approccio alla ferrata: 1. Dalla Forcella Lavaredo, attraversando il Monte Paterno (2.746 m) da sud a nord. 2. Dal Rifugio Locatelli, in senso inverso, attraversando il Paterno da nord a sud.
E due sono anche i motivi per salire sul Monte Paterno: innanzitutto questa cima offre un panorama eccezionale sulle pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo, simbolo dell’alpinismo dolomitico e mondiale; inoltre, il percorso si sviluppa in un ambiente ricco di storia, attraverso un sistema di gallerie della Prima Guerra Mondiale (indispensabile la torcia elettrica!). Attenzione, ad inizio di stagione è possibile trovare resti di neve e ghiaccio, soprattutto nelle gallerie.
Vie ferrate aperte a Cortina e in Tre Cime
SENTIERO BONACOSSA – CADINI DI MISURINA
Il Sentiero Bonacossa si inoltra tra i Cadini di Misurina, un caratteristico territorio delle Dolomiti ricco di cime, guglie, campanili, torri e forcelle. La magnifica catena montuosa dei Cadini di Misurina può farvi pensare al regno di Mordor, tanto è suggestivo e spettacolare.
Sebbene non presenti difficoltà tecniche, il percorso richiede una comprovata esperienza nelle escursioni in montagna. Si tratta di una lunga “camminata in croda”. Lo sforzo fisico non è da sottovalutare, e spesso si cammina sul suolo ghiaioso e talvolta insidioso.
Il percorso attraversa i Cadini dal rifugio Col de Varda al rifugio Auronzo. Il rifugio Col de Varda si raggiunge con la seggiovia da Misurina, oppure salendo lungo la carrareccia che ha inizio proprio accanto alla partenza dell’impianto di risalita.
Attenzione: nel Cadin della Neve anche in piena estate è possibile trovare resti di neve e ghiaccio, soprattutto nelle gallerie. Leggi qui la descrizione del Sentiero Bonacossa.
Vie ferrate aperte a Cortina e in Tre Cime
FERRATA RA BUJELA
La ferrata su “Ra Bujela” (l’ago in ladino ampezzano) è l’ultimo percorso attrezzato realizzato a Cortina (anno 2015) ed è dedicato a Maria e Andrea Ferrari. Ra Bujela è il più settentrionale dei due enormi monoliti in mezzo ai quali passa la seggiovia che dal Duca d’Aosta porta al rifugio Pomedes.
Il percorso, che conta due passerelle, offre un magnifico panorama sulla Valle d’Ampezzo e vista la facilità d’accesso può essere una valida scelta nelle giornate in cui non si dispone di molto tempo.
Ricordo inoltre la possibilità di collegarsi alle altre spettacolari ferrate nelle vicinanze, quali la via ferrata Olivieri sulla Punta Anna, il sentiero ferrato Olivieri ed il colorato sentiero ferrato Astaldi.
Leggi la descrizione della ferrata de Ra Bujela.
Vie ferrate aperte a Cortina sulle Tofane
FERRATA DELLE SCALETTE – TORRE TOBLIN
Pur sviluppandosi sulla ripida ed esposta parete ovest della Torre Toblin (2.617 m), questa via ferrata non presenta grosse difficoltà tecniche in quanto gran parte del percorso è agevolato da numerose scale metalliche.
Non dobbiamo però sottovalutare questa salita, che richiede una buona esperienza alpinistica e un passo sicuro.La ferrata delle Scalette fu costruita durante la Grande Guerra, quando sul suo versante meridionale, passava il confine tra Austria e Italia. Su iniziativa del cappellano militare Hosp, i soldati austriaci costruirono il Sentiero delle Scalette, in modo da poter fortificare la cima della Torre di Toblin con postazioni a difesa del territorio. Ancora oggi sono visibili i resti delle vecchie scale di legno e dell’impianto di difesa dell’esercito asburgico. Nel 1979 venne trasformato in una moderna via ferrata.
Dalla cima la vista sule pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo e sulle montagne circostanti è unica e mozzafiato. La discesa, molto più facile della salita, avviene lungo il sentiero del Cappellano Hosp, in parte attrezzato per superare le numerose gradinate del versante nord-est.
FERRATA DEGLI ALPINI – COL DEI BOS
La via ferrata degli Alpini ci offre la possibilità di conoscere un’altra zona delle Dolomiti dove fu scritta una triste pagina della storia del nostro meraviglioso Paese, la pagina della “Grande Guerra”.
In tutta l’area si possono osservare i resti dei manufatti costruiti dai militari durante la Prima Guerra Mondiale, testimonianze storiche che ci inducono a riflettere sulla dura vita di quegli uomini, costretti a vivere, combattere e morire tra mille stenti.
La ferrata è perfettamente attrezzata, le difficoltà maggiori sono concentrate nella prima parte. L’attacco, molto comodo, si trova a circa 30 minuti dal Ristorante Da Strobel, poco prima del Passo Falzarego. Leggi la descrizione della ferrata degli Alpini.
Vie ferrate aperte a Cortina sul Col dei Bos
FERRATA STROBEL – PUNTA FIAMES
Bella ferrata che sale lungo larghe cenge il versante ovest della Punta Fiames. Sebbene non manchino alcuni tratti esposti , la via ferrata Albino Michielli Strobel non presenta grosse difficoltà, se non quelle intrinseche di una salita di circa mille metri. Infatti, nonostante la relativa vicinanza all’abitato di Cortina, il notevole dislivello richiede un buon allenamento.
Dalla panoramica cima sono si possono riconoscere monti assai conosciuti: il Gruppo del Sorapiss, il Monte Pelmo, la Croda da Lago, i lastoni di Formin, le Cinque Torri, il Nuvolau, l’Averau, tutto il Gruppo delle Tofane, il Col Rosa e, a nord, la Croda del Becco.
La discesa lungo il ghiaione può rivelarsi fisicamente impegnativa quando i muscoli delle gambe sono affaticati e poco reattivi. La vista su Cortina e la vallata del Boite è impareggiabile.
FERRATA FORMENTON – TOFANA TERZA – TOFANA DI MEZZO
ATTENZIONE, il sentiero 407 è chiuso per pericolo crolli! Il tratto Ra Valles – Cima Tofana Terza è chiuso. Rimane invece aperto il tratto Tofana di Mezzo – Tofana Terza, con la possibilità di scendere sul versante ovest alla forcella del Valon e rif. Giussani.
Bellissima traversata che collega la Tofana Terza (o Tofana di Dentro) con la Tofana di Mezzo. Il percorso può essere percorso sia in discesa, salendo dapprima sulla Tofana di Mezzo in funivia, sia in salita, partendo da Ra Valles.
L’itinerario, spesso innevato ad inizio stagione, richiede una buona esperienza alpinistica, ed attenzione specialmente nella discesa per la cresta nord nel caso in cui si voglia partire da Cima Tofana per affrontare il tragitto in discesa.
Suggerisco il percorso in salita, in quanto in discesa a causa del ghiaino il terreno risulta più sdrucciolevole. Si tratta di una ferrata in quota di media difficoltà da affrontare però solo con le migliori condizioni atmosferiche.
IMPORTANTE: controllare apertura e orari dell’ultimo tronco (Ra Valles – Cima Tofana) della funivia Freccia nel cielo.
SENTIERO FERRATO IVANO DIBONA – MONTE CRISTALLO
ATTENZIONE: la caratteristica vecchia cabinovia che dal rifugio Son Forca sale a forcella Staunies è stata chiusa nell’estate del 2016. Ferma restando l’intenzione di rinnovare l’impianto, ancora niente è stato deciso a tal proposito. Anche il Rifugio Lorenzi è chiuso!
L’attacco della via ferrata avviene direttamente dal rifugio Lorenzi, raggiungibile da Rio Gere tramite gli impianti di risalita. Il sentiero ferrato segue in discesa i percorsi in cengia della Prima Guerra Mondiale.
Famoso non solo per il passaggio sul ponte aereo, questo sentiero attrezzato offre panorami eccezionali. Lungo il percorso si trovano numerosi manufatti e ruderi di baraccamenti della Prima Guerra Mondiale. Segnalo la possibilità, da Forcella Grande, di raggiungere in discesa (segnaletica) la Forcella Verde e la Ferrata De Pol. Anche in questo caso il percorso non presenta difficoltà tecniche ma è fisicamente impegnativo. Valutare bene le previsioni meteo e partire di buon’ora!
Vie ferrate aperte a Cortina sul Cristallo
FERRATA MARINO BIANCHI – CRISTALLO
ATTENZIONE: la caratteristica vecchia cabinovia che dal rifugio Son Forca sale a forcella Staunies è stata chiusa nell’estate del 2016. Ferma restando l’intenzione di rinnovare l’impianto, ancora niente è stato deciso a tal proposito. Anche il Rifugio Lorenzi è chiuso!
Come per la ferrata Dibona, anche in questo caso l’attacco avviene direttamente dal rifugio Lorenzi, raggiungibile da Rio Gere tramite gli impianti di risalita.Bella ferrata di cresta che dalla Forcella Staunies porta fino alla cima di Mezzo del Monte Cristallo (3154m). Tutto il percorso, relativamente breve e molto frequentato, offre un panorama eccezionale. Trattandosi di una ferrata che inizia a 3000 metri, può capitare di incontrare neve o ghiaccio anche in piena estate.
La discesa si effettua per gran parte lungo lo stesso percorso fatto in salita, fatto questo che può essere “fastidioso” nelle giornate di maggior afflusso di gente. La ferrata è dedicata a Marino Bianchi, guida alpina ampezzana.
FERRATA LIPELLA – TOFANA DI ROZES
Questa magnifica ferrata si sviluppa sul versante Ovest/Nord Ovest della Tofana di Rozes, seguendo cenge e balze rocciose. La via d’accesso alla ferrata vera e propria è la storica Galleria del Castelletto, teatro di uno dei più celebri episodi della Grande Guerra in Ampezzo. Il tortuoso percorso porta in cima ad una delle vette più spettacolari delle Dolomiti, ma è anche possibile accorciarlo uscendo alla “Tre Dita”.
La “Lipella” è a ragione considerata uno dei più famosi e suggestivi percorsi attrezzati delle Dolomiti, uno splendido itinerario d’alta montagna che permette di salire in vetta alla Tofana di Rozes dapprima percorrendo una serie di cenge lungo la parete ovest e poi risalendo il grandioso anfiteatro nord-ovest, sino a uscire sulla cresta sommitale.
La ferrata Lipella non deve essere assolutamente sottovalutata, in quanto presenta alcuni passaggi impegnativi e la parete ovest spesso “regala” tratti con neve e colate (talvolta cascate) d’acqua. Itinerario da non perdere, in ambiente grandioso.
ETTORE BOVERO – COL ROSÀ
Bella ferrata che percorre la parete sud ovest del Col Rosà, solitaria vetta tra le Tofane e il Pomagagnon. La via ferrata vera e propria è relativamente breve, ma si tratta comunque di un itinerario interessante, in alcuni tratti molto esposto, decisamente più impegnativo e tecnicamente più difficile della vicina ferrata Strobel sulla Punta Fiames. Anche in questo caso il dislivello di circa mille metri richiede un buon allenamento. ATTENZIONE in discesa: sull’altopiano sommitale è facile imboccare tra i mughi una falsa traccia di sentiero (non seguire le tracce verso ovest!).
La discesa è segnata in rosso (n° 447) e si snoda dalla cima in direzione nord (all’inizio prestare attenzione agli ometti!).
Dalla vetta del Col Rosà la vista su Cortina e su tutta la valle d’Ampezzo è davvero magnifica!
FERRATA BERTI – CRODA MARCORA
La ferrata Berti si sviluppa sulla grandiosa parete ovest della Croda Marcora, nel Gruppo del Sorapis. Descritta su alcuni libri come grandiosa camminata in croda, questo spettacolare itinerario collega Cortina d’Ampezzo con San Vito di Cadore. I punti di partenza di questa splendida escursione possono essere, a scelta, o Cortina o San Vito.
Oppure, la ferrata Berti può essere inclusa nel giro completo del Sorapis, un classico e spettacolare tour di due giorni attorno ad uno dei più maestosi gruppi dolomitici. L’aerea Cengia del Banco offre una splendida veduta sulla sottostante Valle del Boite e sui massicci del Pelmo e delle Tofane.
Pur non presentando elevate difficoltà tecniche, il percorso è molto lungo e fisicamente impegnativo. Si tratta indubbiamente di una via ferrata riservata ad alpinisti ben allenati ed esperti di terreno montuoso. È indispensabile un passo sicuro sulle numerose cenge che caratterizzano il percorso. Da farsi solo con tempo bello e stabile.
Abbinata alla via ferrata Vandelli consente di compiere lo spettacolare Giro del Sorapis.
VIA FERRATA G. OLIVIERI – PUNTA ANNA
Tra le vie ferrate a Cortina questa è una delle mie preferite, soprattutto se abbinata alla parte superiore che permette di raggiungere la cima della Tofana di Mezzo (vedi prossima ferrata). Si tratta a mio avviso di una delle più belle ed interessanti vie ferrate delle Dolomiti. Itinerario esposto e verticale, offre una magnifica veduta sulla imponente parete sud della Tofana Rozes e sul mitico Pilastro di Rozes.
Raggiunta la sommità di Punta Anna, proseguire lungo la cresta seguendo i bolli rossi, fino a giungere ad un bivio. Per scendere al rifugio Giussani bisogna svoltare a sinistra, abbandonando per pochi metri il cavo metallico che invece inizia a salire e permette di collegarsi alla ferrata Aglio e da lì alasommità della Tofana di Mezzo.
È anche possibile, da Punta Anna, continuare a salire fino a guadagnare in versante nord-est del monte, per poi scendere a Ra Valles oppure al rifugio Pomedes lungo il sentiero ferrato Olivieri.
Vie ferrate aperte a Cortina in Tofana
VIA FERRATA G. AGLIO – TOFANA DI MEZZO
Itinerario alpinistico ed esposto consigliato ad escursionisti esperti. Il percorso permette di salire in vetta alla Tofana di Mezzo (3244 m), la più alta delle tre Tofane e la terza cima più alta delle Dolomiti. Si tratta di una via ferrata spettacolare, con alcuni difficili passaggi dove è indispensabile essere preparati e in buona forma fisica, in quanto la lunghezza del percorso si fa sentire.
Un tempo la parte alta della ferrata, raggiunto il Bus de Tofana, si sviluppava totalmente sul versante est del monte. Oggi invece si superano le magnifiche placche calcaree del versante sud-ovest, lungo un percorso davvero magnifico. Un grande foro nella roccia permette infine di portarsi sul lato opposto della montagna, dove una ripida scala a pioli porta ad un terreno meno ripido che si segue fino in vetta.
Per la discesa si utilizza, di solito, la funivia. Nel caso in cui si intenda avvalersi della funivia per la discesa, informarsi sugli orari dell’impianto.
In conclusione, questa via ferrata abbinata alla ferrata Olivieri è indubbiamente una delle più impegnative vie ferrate di Cortina, non solo per le difficoltà tecniche ma per l’impegno complessivo richiesto.
Vie ferrate aperte a Cortina in Tofana
FERRATA TOMASELLI – CIMA FANIS SUD
La Tomaselli è una delle più difficili vie ferrate a Cortina. La cima Fanis Sud è una spettacolare vetta che si erge nel gruppo Fanis-Lagazuoi, a fianco delle maestose Tofane. Sulla sua parete sud-ovest si sviluppa la ferrata Cesco Tomaselli, un percorso esposto e tecnicamente difficile, che richiede un’ottima preparazione.
La famosa attraversata iniziale, forse il passaggio chiave della ferrata, funge da “filtro” e seleziona chi è in grado di effettuare la salita e chi no. La difficoltà, la bellezza del paesaggio e l’interesse storico della zona, teatro della lunga guerra di posizione del primo conflitto mondiale, fanno di questa ferrata una delle più ambite delle Dolomiti.
La discesa si svolge anch’essa lungo un percorso attrezzato, sul versante est.
VIA FERRATA SCI CLUB 18 – FALORIA
Via ferrata molto difficile, realizzata nel mese di luglio 2009. Tra le vie ferrate a Cortina questa è sicuramente la più impegnativa. I numerosi tratti verticali, pur agevolati da numerosi scalini, richiedono una buona preparazione ed esperienza su vie ferrate. L’attacco si trova a circa 40 minuti dalla stazione intermedia della funivia del Faloria. Il percorso, che offre una spettacolare panoramica aerea della conca ampezzana, presenta numerosi passaggi atletici ed è riservato a persone esperte.
Nel caso in cui si intenda avvalersi della funivia, informarsi sugli orari dell’impianto.
Se la funivia è chiusa oppure si preferisce partire molto presto e non attendere l’apertura dell’impianto, c’è un’alternativa: leggi la descrizione della ferrata Sci Club 18 – Monte Faloria.
Ho accompagnato più volte su questa ferrata persone ben allenate, ed ho potuto osservare che nonostante la buona forma spesso arrivavano al termine della ferrata senza più forza nelle braccia: da affrontare perciò con ottima preparazione fisica.
Vie ferrate aperte a Cortina sul Faloria