Il mio sogno delle Dolomiti realizzato dopo 50 anni

Sognando le Dolomiti.

Una STORIA VERA di Edward Cheah – Accadde nel settembre 2023

Nel 1973 due amici ed io abbiamo trascorso una settimana a Seefeld, in Austria. Durante una delle nostre escursioni guidate, siamo stati portatisull’Hafelekar, una cima dei monti del Karwendel, vicino a Innsbruck. È stato qui che ho sentito parlare delle Dolomiti, catene montuose che hanno seminato il mio sogno.

Nel 2018 ho iniziato a leggere articoli e blog sulle affascinanti Dolomiti e ho cominciato a cercare una guida privata. L’Ufficio del Turismo di Cortina d’Ampezzo mi ha inviato il link ad un sito ricco di informazioni, guidedolomiti.com, che ho letto con interesse.
Lì ho anche trovato la guida ideale, Enrico Maioni, ed ho deciso di scrivergli. Le emails si sono succedute con domande e risposte che hanno portato a un itinerario guidato di 7 giorni per sei escursionisti. Settembre 2020 era la data prevista per la nostra vacanza in Dolomiti.

Covid Virus. SARS-CoV-2

Ma il COVID-19 è intervenuto e Enrico ha generosamente onorato il nostro acconto per il 7-13 settembre 2023.

Il mio sogno si avvera!

Tutto pronto, con quattro di noi emozionati per il viaggio che ci aspettava: Jo Blackman, Tan Siew Pun, Josephine Cheah ed io. Abbiamo fatto il check-in all’Hotel Olimpia di Cortina il 6 settembre e abbiamo incontrato Enrico la sera stessa per un briefing sulla gita del giorno seguente.

Il 7 settembre finalmente si è realizzato il mio sogno delle Dolomiti. Enrico ci ha portato in macchina al rifugio Auronzo, per fare la camminata ad anello attorno alle Tre Cime di Lavaredo. Questo gli ha dato un’idea sulle nostre capacità escursionistiche per il resto dell’itinerario.

L’8 settembre siamo andati al Lago del Sorapis, seguendo un percorso lontano dalla folla. Una spettacolare passeggiata che attraverso forcella Marcoira porta al Lago Sorapis. Devo ammettere che è stata piuttosto impegnativa per me, essendo un camminatore con serio deficit visivo. Lungo un breve tratto esposto, ma ben attrezzato, legato ad Enrico con la corda, ce l’ho fatta. È stata un’escursione impegnativa ma esaltante per tutti noi. Il Lago Sorapis ci ha mostrato la sua magnifica immagine di azzurro turchese.

Il 9 settembre abbiamo iniziato il nostro trekking di 5 giorni da rifugio a rifugio. Partendo da Malga Ra Stua, dapprima attraverso il bosco e poi in terreno più aperto, il sentiero zigzaga fino al Lago di Foses. Da lì al rifugio Sennes e poi al rifugio Fodara Velda dove abbiamo pernottato.

Il 10 settembre, in mattinata, siamo scesi per una ripida strada sterrata fino a Pederu. Lì, il sentiero sale fino a Fanes, il nostro secondo rifugio per la notte.

L’11 settembre, dal rifugio Fanes escursione al Rifugio Col Gallina. Il sentiero ci ha portato inizialmente al Lago di Limo, con una vista a 360 gradi sulle montagne circostanti. Poi in una vasta valle tra le cime rocciose del Monte Castello e Piz des Conturines. Attraversando il Passo Tadega, abbiamo continuato a camminare fino a Capanna Alpina e Sarè. Con l’autobus siamo saliti fino al Passo Falzarego e da li in pochi minuti a piedi abbiamo raggiunto il rifugio Col Gallina, dove abbiamo trascorso la notte.

Il 12 settembre con l’auto di Enrico ci siamo spostati fino a sotto il Passo Giau. Lungo un sentiero ben progettato siamo saliti a forcella Giau e attraversato le praterie alpine di Mondeval. Era una giornata calda e soleggiata e abbiamo il rifugio Croda di Lago per la nostra ultima notte tra i monti. Ci siamo sistemati nel dormitorio e, essendo presto, abbiamo esplorato il pittoresco lago e i suoi dintorni.

Sognando le Dolomiti

Il 13 settembre, Simone, un collega di Enrico, ci ha guidato lungo il sentiero da Croda di Lago al nostro hotel a Cortina.

La sera Enrico ci ha incontrato per un drink di commiato in un’enoteca a breve distanza dal nostro hotel. Il sapore del vino rosso Valpolicella è stata un’ottima scelta, Enrico. Abbiamo veramente apprezzato la camminata di sette giorni e ci sentiamo onorati che tu ci abbia mostrato la tua bellissima regione in Italia. Senza la tua gentilezza non avrei potuto realizzare questo sogno a lungo custodito.

Grazie dal profondo del mio cuore e spero di incontrarti di nuovo un giorno.


Qui alcune foto del mio sogno dolomitico.