Visita alle postazioni del caposaldo di Cima Gallina

Una visita a Cima Gallina, sulle orme del passato

Un’indimenticabile esperienza: una notte al fronte in un’atmosfera di altri tempi. Con questa bella proposta è infatti possibile visitare le postazioni del caposaldo di Cima Gallina con le ciaspe, accompagnati da uno o più rievocatori storici in divisa d’epoca e da una guida alpina.

L’iniziativa arriva da un’idea di Raniero Campigotto, gestore del Rifugio Col Gallina, che organizza questa “Ciaspolada della Grande Guerra” in collaborazione con il Gruppo Naturalistico Bellona e le Guide Alpine di Cortina.

Grazie all’interessamento di Raniero é stato recuperato il caposaldo della Prima Guerra Mondiale di Punta Gallina. I lavori di ripristino sono stati effettuati con grande passione da due mebri del gruppo “Sentinelle del Lagazuoi”, Alex Zanghellini e Luca Turchetto, e grazie a loro é oggi possibile visitare il caposaldo con una facile ciaspolata.

Il percorso è privo di difficoltà, dura circa 1.30 ed è adatto anche ai bambini.  La camminata si effettua nel tardo pomeriggio.

Ho partecipato un paio di volte a questa interessante escursione e ne sono rimasto affascinato.

Oltre agli splendidi scenari offerti dai colori  del tramonto, la cosa che più colpisce é l’incredibile passione e competenza dei rievocatori, che con aneddoti e racconti storici sono capaci di riportarci indietro nel tempo e farci capire quanto dura fosse la vita dei poveri soldati costretti a lottare non solo contro il nemico ma anche contro freddo, malattie, disagi e avversità di luoghi inospitali.

Postazione Cima Gallina

Itinerario per Cima Gallina

Si inizia dal Rifugio Col Gallina (2055 m) seguendo la pista da sci che sale all’arrivo della seggiovia; si prosegue poi lungo un canalone per giungere alla forcella dove si trovano le fortificazioni della Grande Guerra del ’15-’18 (2322 m). Tempo di percorrenza: ore 1:30 circa. Prevista sosta in baracca con illustrazione storica a cura di un rievocatore in uniforme storica della Grande Guerra.
Il ritorno avviene per la stessa via di salita.

Dati tecnici

Dislivello: 300 m.
Attrezzatura consigliata: abbigliamento invernale adeguato, guanti, berretto, scarponi impermeabili o doposci meglio se in goretex, vietati i moon-boot, indumenti di ricambio, giacca a vento.
Ciaspe, bastoncini, pile frontali (inclusi nella quota di partecipazione) possono essere forniti dal rifugio Col Gallina.

Cenni storici sulla Postazione di Cima Gallina

Cima Gallina (2316 m s.l.m.) si trova in un punto strategico del fronte della Grande Guerra. Dalla sua posizione elevata si possono osservare il Sasso di Stria, il Piccolo Lagazuoi, le Torri Falzarego, le Tofane nonchè il Passo Falzarego e il Passo Val Parola: perciò divenne allora un importante caposaldo d’artiglieria. I cannoni in caverna battevano le posizioni austriache del Piccolo Lagazuoi e del Col dei Bos. Il caposaldo era munito di osservatori e robusti alloggiamenti in muratura e in caverna che, come si deduce dai numerosi crateri antistanti, furono un costante bersaglio dei tiri di controbatteria austriaci. Il caposaldo veniva rifornito di viveri e munizioni dalla valle tramite una teleferica ed era collegato con altre postazioni da una fitta rete telefonica. Venne abbandonato nell’autunno del 1917 durante la ritirata di Caporetto, in cui l’intero fronte dolomitico venne sgombrato in tutta fretta. Anche le posizioni del Col Gallina caddero in mano agli austriaci. Al termine della guerra le postazioni vennero smantellate delle parti in ferro dai recuperanti. Si possono notare ancora oggi i segni dei piantoni della tettoia che copriva la scala d’accesso alla galleria superiore e sono ancora visitabili la grande galleria dormitorio, la galleria del cannone e la baracca in caverna, oggi ripristinata, affacciata a strapiombo sul sottostante Pra Pontin.

Costo

35,00 Euro a persona
La quota comprende: noleggio ciaspe, bastoncini, pila frontale, accompagnatore storico in divisa dell’epoca che vi racconterà  strada facendo le eroiche imprese dei combattimenti svolti nella zona di Cima Gallina; ci sarà  una guida alpina in modo da garantire il massimo della sicurezza e professionalità  dell’escursione; il rifugio Col Gallina all’interno della postazione vi preparerà  vin brulè e un piccolo spuntino dell’Alpino.
La ciaspolata si effettua con un minimo di 8 persone.

Info e prenotazioni

Rifugio Col Gallina
Località  Passo Falzarego,
32043 Cortina d’Ampezzo – Belluno
Telefono e Fax +39 0436 2939
rifugio.colgallina@dolomiti.org

Gruppo Guide Alpine – Scuola d’Alpinismo
Corso Italia 69/a Cortina d’Ampezzo
Telefono e Fax +39 0436 868505
info@guidecortina.com

Nota
Dice Luca Turchetto, rievocatore: “Dopo aver letto pile di libri, visitato i siti della Grande Guerra, un rievocatore sente il bisogno di provare sulla propria pelle ciò che aveva solo potuto immaginare. Spingendo oltre il confine dei propri limiti, tra memoria, freddo e solitudine in una baracca della Grande Guerra, indossando un’uniforme, scarpe chiodate e vivendo come un soldato dell’epoca, documenterà la sua esperienza attraverso un diario giornaliero. Un’esperienza indietro nel tempo, senza luce, acqua calda e riscaldamento ma nel cuore di un significato profondo.”

Enrico Maioni Mountain Guide Dolomiti

Enrico Maioni

Guida Alpina, nato e cresciuto a Cortina d’Ampezzo, con un ampia conoscenza delle Dolomiti e anni di esperienza in montagna.
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