Cima Grande di Lavaredo, via normale
Certamente le Tre Cime di Lavaredo sono le montagne più famose delle Dolomiti, questo forse lo sai già.
Quello che forse non sai è che arrivare in vetta alla Cima Grande di Lavaredo (2999 m), non è un’impresa riservata solo ad alpinisti esperti. Quella che agli occhi di molti sembra una scalata accessibile a pochi intrepidi scalatori potrebbe invece essere alla tua portata.
In realtà, pur trattandosi indubbiamente di una salita che richiede una certa pratica alpinistica, la via normale alla Cima Grande non presenta grosse difficoltà tecniche e con l’aiuto di una guida anche i meno esperti possono ambire a questa cima.
Se sei in grado di salire agevolmente e con fare sicuro sulle vie ferrate più difficili delle Dolomiti, sei in grado di scalare anche la Cima Grande di Lavaredo, credimi!
Dalla vetta il panorama sui vicini gruppi dolomitici è eccezionale, ed altrettanto emozionante è guardare in basso i numerosissimi turisti che, come una lunga fila di formiche, affollano la stradina che dal rifugio Auronzo porta al rifugio Lavaredo e prosegue verso l’omonima forcella (vedi su questo sito: “Il giro delle Tre Cime di Lavaredo, montagne vittime del proprio successo.“)
La via normale della Cima Grande di Lavaredo si sviluppa sulla parete sud lungo un percorso tortuoso che segue cenge, paretine e camini sfruttando i punti più deboli della parete. Nonostante numerosi ometti ed anche alcuni segni di vernice rossa, trovare la giusta via di salita non è facile, soprattutto in caso di nuvole basse e scarsa vivibilità. Affidarsi ad una guida che ben conosce questa parete ti permetterà di godere al meglio la giornata. Inoltre, considerando non solo il dislivello ma anche lo sviluppo, la via si rivela essere piuttosto lunga ed è bene essere veloci sia in salita che in discesa.
Curiosità
Le Tre Cime fanno parte delle Dolomiti di Sesto e sono un settore delle Dolomiti situato tra la Provincia di Belluno e la Provincia autonoma di Bolzano.
L’attuale confine, rideterminato in seguito alla Grande Guerra, coincide con quello tra il Sacro Romano Impero e la Serenissima stabilito nel 1752 con il Trattato di Rovereto da Maria Teresa d’Austria e dal doge Francesco Loredan. Esso, passando esattamente lungo la Parete Nord delle Tre Cime di Lavaredo e cadendo a piombo verso terra sulla base Nord (come da esatta linea di confine dalla Carta Ufficiale di Stato a Roma, Piazzale Archivi EUR), determina che, esse sono infatti interamente in Provincia di Belluno, e le assegna di competenza amministrativa del Comune di Auronzo di Cadore.
In precedenza al Trattato di Rovereto, le Tre Cime di Lavaredo erano sempre da tempo immemore contenute nel comprensorio di Auronzo, all’epoca più esteso di oggi e comprendente vari territori al di là dello spartiacque alpino sotto il dominio di Venezia: a titolo di esempio il confine inglobava una parte dell’attuale Parco Naturale Tre Cime e giungeva fino alle “Pale di Rivis”, ovvero, partendo dal Rifugio Locatelli proseguiva sulla Torre dei Scarperi e oltrepassava il Monte Rudo.
- Località: Tre Cime di Lavaredo (Auronzo di Cadore).
- Difficoltà: prevalentemente II e III grado UIAA – Vedi scala dei gradi di difficoltà.
- Costo: 450 Euro una persona・580 Euro due persone (max 2 persone).
- Nota: sebbene la salita non presenti grosse difficoltà tecniche è comunque richiesta una buona attitudine a muoversi su cenge e balze rocciose.
- Link: un’avventura sulla Cima Grande di Lavaredo.
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