Dolomiti, montagne per tutti
Tutti gli amanti della natura troveranno nelle Dolomiti qualcosa che non ha paragoni con le altre montagne del mondo.
Queste sono davvero montagne per tutti. Fantastici picchi emergono da verdi pascoli e vasti boschi di abeti e larici. Via via che il sole si alza per poi abbassarsi sull’ orizzonte queste vette cambiano continuamente colore, dal pallido rosa dell’ alba al rosso infuocato del tramonto. Una fitta rete di sentieri ben segnalati permette agli escursionisti di muoversi senza problemi e di godere di panorami di incomparabile bellezza.
Anche salire sulle cime più alte è relativamente agevole e non solo i provetti scalatori possono arrampicarsi in cima a queste stupende montagne. Su queste vette sono infatti presenti numerosi itinerari chiamati vie ferrate, opportunamente attrezzati con cavi metallici, scale e ponti sospesi.
Le vie ferrate ripercorrono per la maggior parte vecchi percorsi tracciati dai soldati degli eserciti di Italia e Austria che durante la prima guerra mondiale combatterono sui monti delle Dolomiti aspre battaglie.
Un escursionista ben allenato, munito di imbragatura, casco e set da ferrata può salire queste vie in massima sicurezza, senza il bisogno di una completa attrezzatura alpinistica e di un compagno di cordata.
Ad inizio stagione, dopo l’inverno, alcune ferrate non sono praticabili perché la neve è ancora presente lungo il percorso; puoi controllare qui quali sono le vie ferrate aperte e/o chiuse.
Una buona idea per chi si cimenta per la prima volta su questi percorsi è comunque quella di affidarsi ad una guida alpina, al fine di apprendere le nozioni basilari per muoversi in sicurezza su questo tipo di terreno e poter successivamente avventurarsi con la dovuta preparazione sulle cime delle Dolomiti.
Su queste montagne sono state scritte importanti pagine della storia dell’alpinismo. Qui si trovano molte delle grandi vie delle Alpi e le Dolomiti continuano ancora oggi ad essere la patria di fortissimi alpinisti. Esse sono infatti un vero paradiso per gli scalatori. Ci sono vie di ogni difficoltà e lunghezza ed ogni alpinista, dal principiante al più esperto, troverà tra questi monti una salita adatta alle sue capacità ed esigenze. Si può scegliere tra un monotiro di 8c+ in falesia ed una via di 200 m. di III grado sulle Torri del Sella ; ci sono bellissime linee dai 400 ai 900 m. sulle Tofane, vie classiche e moderne di più di 1000 m. sulla solare e solidissima parete sud della Marmolada o sulla paurosa parete nord del Civetta ; enormi strapiombi alle Tre Cime di Lavaredo ; gli infiniti 1600 m. dello spigolo nord del Monte Agner.
La maggior parte delle ascensioni può essere portata a termine in giornata, partendo dall’ hotel o dal campeggio la mattina presto. Per le ascensioni su pareti che superano i 1000 metri o per quelle dove l’attacco della via richiede un avvicinamento a piedi molto lungo si dorme solitamente nei rifugi. Ce ne sono più di 100 nelle Dolomiti , tutti molto accoglienti e confortevoli. Clicca qui di seguito per l’elenco dei rifugi delle Dolomiti.
Quasi tutti sono provvisti di docce ed acqua calda, camere di due o quattro letti, oppure grandi camerate. La maggior parte di essi si raggiunge attraverso piacevoli e panoramici sentieri; altri con funivie o seggiovie e solo pochi rifugi si possono raggiungere con l’auto.
Le vie di scalata sono quasi tutte già attrezzate e vengono suddivise in due categorie: classiche e moderne. La differenza consiste principalmente nel modo in cui questi itinerari sono attrezzati.
Sulle vie classiche i chiodi sono a volte malsicuri perché in parete già da lungo tempo e, soprattutto sulle vie più facili, di frequente le protezioni sono assai distanti l’una dall’altra.
A volte capita di percorrere un intera lunghezza di corda senza incontrare alcun chiodo. Occorre perciò una buona esperienza sia nell’ individuare la giusta via di salita che nel saper valutare l’ effettiva tenuta dei chiodi ai quali ci si assicura.
Anche la qualità della roccia va valutata con attenzione.
La dolomia (questo è il nome della roccia dolomitica) può infatti essere molto friabile, specialmente sulle pareti di colore giallo. Le vie più ripetute sono comunque solitamente sicure da questo punto di vista, in quanto ormai “ripulite” dai numerosi passaggi.
Molti incidenti purtroppo avvengono su queste vie, il più delle volte perchè vengono sottovalutate e spesso perchè chi le percorre non è in grado di individuare la giusta via di salita; se non si è esperti consiglio vivamente di avvalersi della professionalità di una guida alpina, che vi farà vivere l’avventura in assoluta sicurezza.
Sulle vie moderne troviamo invece protezioni molto ravvicinate e sicure, gli spit, e la roccia è quasi sempre solidissima. Per salire queste vie ci vuole comunque un buon livello di arrampicata in quanto le difficoltà tecniche sono nettamente superiori ed un buon allenamento è indispensabile.
Per le vie classiche la scala di difficoltà usata è la scala UIAA che va dal I al XII grado superiore. Quando si ricorre all’ aiuto dei chiodi per la progressione si usano i gradi da A0 ad A4. Sulle vie moderne si usa invece, come in arrampicata sportiva, la scala francese che va dal 4a al 9c. Per gli amanti dell’ arrampicata sportiva non mancano certo le falesie, tutte attrezzate molto bene e situate spesso in luoghi da sogno.
L’ approccio alla quasi totalità di queste pareti non richiede più di 15 min. di cammino. Alcune di esse sono fortemente strapiombanti (ad esempio Erto) cosicché è possibile scalare anche nei giorni di pioggia.
Credo che le informazioni che vi ho dato siano sufficienti ad intraprendere il vostro viaggio che, credetemi, sarà indimenticabile.
Una vacanza nelle Dolomiti è qualcosa di unico, una esperienza impagabile che fa bene al corpo ed allo spirito.
Per concludere, invito tutti coloro che visiteranno queste valli meravigliose a rispettare gli usi e le tradizioni locali, e ancor di più a rispettare la natura: soltanto così essa vi darà il meglio di sé e non sarà solo il vostro curriculum alpinistico a riempirsi, ma anche il vostro cuore.