Costruzione e messa in opera di una via ferrata
In questo articolo vedremo le varie fasi di costruzione di una via ferrata, chi sono i lavoratori abilitati a farlo, ed i vari passaggi necessari alla realizzazione del progetto.
Per chi forse non lo sa, la via ferrata è un percorso attrezzato che permette di salire e/o attraversare pareti rocciose. La struttura è composta da funi metalliche e ancoraggi, scalette, ponti tibetani, passerelle ed agevolatori posti sulla roccia in modo permanente, e calcolati secondo principi di ingegneria.
Queste strutture hanno lo scopo di garantire, in caso di caduta, la sicurezza di chi le percorre, oltre ovviamente a permettere la progressione sulla roccia. Se vuoi saperne di più sulle vie ferrate, su questo sito trovi una pagina ricca di informazioni sulle ferrate.
Informazioni in breve
La costruzione della via ferrata è articolata in diverse fasi. Riassumendo, in breve:
1. Il primo passo da fare è posizionare le corde fisse lungo il percorso (nota, non il cavo metallico), rimuovendo eventuali massi instabili.
2. Si praticano i fori che ospiteranno i chiodi da ferrata.
3. Si provvede alla stesura e tensionatura del cavo metallico.
Messa in opera di una via ferrata
Informazioni dettagliate
Ecco come si costruisce una via ferrata. La costruzione di una via ferrata prevede varie fasi. La prima fase pratica consiste nel posizionare lungo il percorso le corde fisse (nota, non il cavo metallico). È qui che entra in gioco la professionalità della guida alpina, abituata a muoversi con disinvoltura sulla roccia. Il lavoratore ancora alla roccia le corde fisse; le corde vengono fissate con spit, con i tradizionali chiodi da roccia, a volte anche sfruttando ancoraggi naturali come gli alberi. Sono preferibili corde statiche, che non sono soggette ad allungamento quando vengono caricate.
Una volta attrezzato il percorso con le corde fisse, la guida può assicurarsi ad esse ed iniziare il faticoso lavoro di costruzione della ferrata. Se necessario, viene dapprima compiuta un’opera di disgaggio, per rimuovere eventuali massi instabili.
Finita l’opera di pulizia, il lavoro prosegue con potenti trapani a benzina, indispensabili per praticare i fori dove verranno poi infissi i chiodi da ferrata. Ai chiodi si collegherà infine il cavo metallico.
I fori hanno una profondità variabile, in base alla qualità e compattezza della roccia. I chiodi da ferrata devono essere sufficientemente vicini per garantire la sicurezza in caso di caduta.
Mi piace far notare che proprio a Cortina, dove nacquero le prime vie ferrate delle Dolomiti, sono nati anche i migliori chiodi da ferrata. Grazie all’esperienza maturata dalle guide di Cortina in tanti anni di lavori sulle ferrate, e grazie alla maestria di Fabbro Poloto – Lacedelli Leopoldo, che da oltre quarant’anni costruisce ancoraggi per vie ferrate, è nato il “Chiodo Cortina“.
La caratteristica di questo chiodo è che si tratta di ancoraggio unico e universale. Si fissa alla roccia in modo meccanico, pratico e veloce: basta praticare un foro da 20 mm. in cui inserire il chiodo che, una volta battuto, diventa subito utilizzabile, eliminando i tempi di attesa tipici dei chiodi resinati e rendendo così il percorso attrezzato prontamente fruibile anche nei casi di integrazione o sostituzione degli ancoraggi preesistenti. Per la costruzione di una via ferrata è indubbiamente il miglior chiodo sul mercato.
Comunque, per particolari necessità o se la roccia risultasse friabile, il chiodo può essere anche “resinato”, praticando un foro da 22 o 24 mm. a seconda della resina che si utilizza.
Una volta infissi i chiodi da ferrata ad essi viene fissato il cavo metallico e si procede alla sua tesatura.
Attrezzatura per la messa in opera della ferrata
L’attrezzatura indispensabile per la costruzione di una via ferrata consiste principalmente in: un trapano con motore a scoppio e miscela in sufficiente quantità, punte da trapano di qualità con diametro fino a 22 mm, chiavi per fissare i bulloni, una mazza per battere i chiodi, un tenditore, ovvero uno strumento usato per mettere in tensione il cavo metallico.
Sommando il peso dell’attrezzatura al peso del cavo metallico, chiodi e morsetti, è facile capire che il trasporto in loco di tutto ciò comporta uno sforzo notevole. Fortunatamente al giorno d’oggi il faticoso lavoro di trasporto del materiale, assai pesante, è notevolmente agevolato dall’elicottero, che provvede a depositare la ferraglia in vari punti della montagna.
Manutenzione delle vie ferrate
Ora che sai come si fa una via ferrata, aggiungo due parole sulla manutenzione dei percorsi attrezzati.
A Cortina la manutenzione delle vie ferrate viene svolta dalle Guide di Cortina.
Il lavoro prende il via regolarmente ad inizio stagione, per rimediare ai danni causati dalle nevicate e gelate invernali, e prosegue ogniqualvolta sia necessario; fulmini e cadute massi sono le principali cause del danneggiamento delle vie ferrate.
Capita a volte, purtroppo, che una ferrata appena sistemata necessiti di un intervento di riparazione solo pochi giorni dopo la prima manutenzione, a causa di un violento temporale.
Requisiti necessari alla creazione di una via ferrata
Per essere realizzata al meglio, e nel rispetto delle normative vigenti, la messa in opera della ferrata deve:
- innanzitutto tenere conto dei vincoli di carattere paesaggistico e dell’eventuale fragilità dell’area ambientale interessata al progetto;
- essere soggetta ad analisi preventive per la valutazione del rischio geologico relativo all’area in cui viene realizzata.
- indispensabile è, a priori, uno studio di fattibilità in termini di impatto ambientale. Sia di impatto durante il lavoro per la sua costruzione e sia anche di impatto nella fruizione (numero di presenze, infrastrutture per accessi, ecc.);
- prevedere un’analisi tecnica per la scelta dei materiali più idonei in funzione delle modifiche chimico-fisiche degli stessi. Valutare al meglio l’ubicazione del percorso, il tipo di conformazione rocciosa, la quota e tener conto dell’eventuale innevamento;
- prevedere un’analisi dei pericoli oggettivi al fine di definire/tracciare il miglior itinerario fruibile per il tempo libero;
- la costruzione della via ferrata deve prevedere il piano e la metodologia delle ispezioni periodiche, dei monitoraggi e delle riparazioni.
Progettazione di una via ferrata
La progettazione e costruzione della via ferrata richiede un iter ben definito, che segue alcuni passaggi obbligati. Innanzitutto vengono definite le figure che si occuperanno del progetto, che sono:
- Un geologo, per la valutazione del rischio geologico relativo all’area in cui la ferrata viene realizzata.
- Un tecnico abilitato alla progettazione di strutture e opere di ingegneria civile. Infatti le ferrate rientrano ad oggi tra le opere di ingegneria civile, in particolare se realizzate ex-novo.
- Una guida alpina-maestro di alpinismo specializzata di cui alla Legge 6/89 art. 10 lettera c. La firma del progetto è del tecnico abilitato di cui sopra.
Quali requisiti sono richiesti al personale addetto al montaggio della via ferrata?
Il datore di lavoro ha l’obbligo di formare i lavoratori e i preposti al montaggio della via ferrata.
Per la manutenzione e la costruzione di una via ferrata sono necessarie professionalità e competenze in vari campi:
destrezza nel muoversi con agilità sulle pareti rocciose, piena conoscenza dei nodi e dell’uso della corda da alpinismo, competenza nel valutare la qualità della roccia dove si posizionano gli ancoraggi, esperienza ed astuzia nell’individuare il miglior percorso.
Il lavoratore munito di abilitazione ai lavori con sistemi di accesso e posizionamento su funi può svolgere la funzione di addetto e, se ulteriormente formato, di preposto ai lavori in quota, qualora inserito in un contesto aziendale.