Sulla Rocchetta di Prendera

Escursione alla Rocchetta di Prendera

La salita alla Rocchetta di Prendera, non lontana dagli affollati sentieri che portano a Malga Federa e al rifugio Croda da Lago, rappresenta un’invitante opportunità di fuga dal chiasso della moltitudine.

Le Rocchette sono quelle quattro cime ben visibili ad est del Becco di Mezzodì. La più vicina al Becco di Mezzodì è la Rocchetta di Prendera (2496 m) a cui seguono in ordine quella di Ruòibes (2458 m), di Sorarù (2440 m) ed infine la Rocchetta di Campolongo (2370 m).

Queste quattro cime declinano sul versante nord con lunghi dossi, o si rompono in gradinate di sfasciumi. Si possono salire senza difficoltà, seguendo deboli tracce di sentiero.
Al contrario, sul versante sud le Rocchette presentano una fascia di pareti rocciose sulle quali sono state tracciate alcune vie d’arrampicata, ripetute credo assai di rado.

Le Rocchette formano una dorsale rocciosa che si estende dal Becco di Mezzodì fino al Beccolungo, e marcano il confine tra Cortina e San Vito di Cadore. Questa zona è più battuta dagli scialpinisti in inverno che dagli escursionisti in estate. La salita si svolge in un ambiente selvaggio e solitario, regalando una magnifica vista soprattutto sul maestoso Pelmo che si erge di fronte.

Oggi voglio descrivere la salita alla Rocchetta di Prendera, la più alta, sebbene anche le altre siano degne d’interesse.

Informazioni spicciole

Quanto tempo dura l’escursione?

La salita alla Rocchetta di Prendera, con partenza da Malga Fedèra, richiede circa 2 ore e 15 minuti di cammino. Per la discesa ci vuole circa un’ora.

Orologio

Che dislivello bisogna superare e quanto è lungo il percorso?

Il dislivello complessivo in salita, con partenza da Malga Fedèra, è di circa 750 metri.
La lunghezza, da Malga Fedèra alla vetta della Rocchetta di Prendera, è di circa 7 km.
La discesa non ripercorre la strada fatta in salita: il dislivello in discesa è di circa 680 m e la lunghezza è di circa 4,5 km.

Dislivello

È difficile salire sulla Rocchetta di Prendera?

No, ma si tratta comunque di un’escursione riservata e persone abituate a muoversi con disinvoltura in montagna. Infatti, una volta abbandonato il sentiero, ci vuole un po’ d’occhio nel trovare il percorso da seguire. Gli ometti presenti sono pochi, e la traccia sul terreno è discontinua.
In caso di scarsa visibilità tutto si complica, ed è preferibile ritornare sui propri passi.
Evitare la salita con tempo incerto, in quanto i temporali si abbattono con particolare violenza sul gruppo della Croda da Lago.

Faticando sul sentiero Bonacossa


Accesso e punto di partenza

Va subito dello che la salita alla Rocchetta di Prendera è possibile sia da sud che da nord. Descriverò qui l’escursione alla Rocchetta di Prendera dal versante nord, con partenza da Malga Fedèra.

Se invece intendi salire dal versante sud devi raggiungere in auto il largo parcheggio che si trova tra il Passo Staulanza e Selva di Cadore, a quota 1663 m. La salita da questo lato si snoda prevalentemente su sentieri segnati e molto battuti (si è su un tratto dell’Alta Via n° 1 che dal rif. Città di Fiume conduce al rif. Croda da Lago).

Malga Fedèra

Come ho già detto, punto di partenza della nostra gita è Malga Fedèra. La strada per arrivare alla malga è aperta al traffico soltanto in alcuni periodi dell’anno. Solitamente è chiusa dall’ultimo sabato di luglio fino alla prima domenica di settembre.
In questo periodo è possibile usufruire del servizio navette (a pagamento). Dalla riapertura autunnale la strada rimane aperta fino a che le condizioni meteorologiche lo permettono.

Ovviamente puoi raggiungere la malga anche a piedi, ma questo allunga di un bel po’ la nostra gita.
In questo caso consiglio invece di dedicare una giornata alla bellissima escursione che ti porta alla malga attraverso le Gores de Fedèra.


Itinerario

Da Malga Fedèra ci incamminiamo in salita lungo la strada sterrata ed in meno di mezz’ora raggiungiamo il rifugio Croda da Lago, sulle sponde del Lago di Fedèra, o Lago da Lago. Pochi metri prima del rifugio prediamo a sinistra il sentiero n. 457 che attraversa in direzione sud una radura, fino a una piccola baita ben visibile già da lontano.

Poco oltre il sentiero, poco frequentato, si inoltra in discesa nel fitto bosco e con una breve risalita ci porta a Forcella Son Fòrcia, 2069 m. Ora ha inizio la parte più avventurosa della nostra salita alla Rocchetta di Prendera.

Bisogna infatti abbandonare il sentiero e risalire decisamente il pendio alle spalle delle tabelle segnaletiche, in direzione della boscaglia.
Se tieni gli occhi bene aperti, troverai presto un’esile traccia di sentiero, discontinua ma comunque rassicurante.

Segnaletica

Questo è il tratto meno evidente del percorso, ma una volta in vista della Rocchette tutto diventerà più facile. Ora non ti resta che seguire la pista, che a volte sembra scomparire, puntando alla Rocchetta di Prendera.
Lungo il percorso troverai qualche ometto. Anche se ora la meta è ben visibile, ti suggerisco di tener d’occhio la traccia del sentiero, per evitare di trovarti su un terreno non difficile, ma alquanto scomodo per la camminata.

Salendo alla Rocchetta di Prendera

Infatti, una volta uscito dal terreno erboso, devi risalire i ghiaioni puntando leggermente a destra (ovest), senza farti ingannare da un’apparente via più diretta che è però malagevole e poco piacevole. Il traguardo è ora vicino: in leggera salita, lasciando alle nostre spalle la solitaria sagoma del Becco di Mezzodì, raggiungiamo facilmente la cima della Rocchetta di Prendera. Una piccola croce di vetta ci segnala la sommità del monte.

Questa cima, pur non vantando una grande altezza, offre uno splendido panorama sulle montagne circostanti.

Il Monte Pelmo in primis, ma tante altre sono le maestose cime dolomitiche. La vista spazia dalle Tofane al Sorapìs, l’Antelao, il Civetta e la Croda da Lago. In basso Cortina e la magnifica Valle d’Ampezzo.

Dopo la meritata pausa ci attende la discesa, che non si svolgerà integralmente lungo il percorso fatto in salita.

Sulla Rocchetta di Prendera


Discesa dalla Rocchetta di Prendera

Ritorniamo infatti sui nostri passi soltanto fino alla Forcella Son Fòrcia. Dalla forcella, anziché prendere il sentiero n. 457, scendiamo decisamente sul prato e nel bosco in direzione nord. Anche in questo caso non mancherai di trovare tracce di passaggio. La discesa si rivela alquanto comoda e veloce, senz’altro preferibile al percorso fatto in salita. Prima di arrivare a Malga Fedèra troverai sulla tua strada il bel Casòn de Col Jarinéi, dove nei mesi estivi trova alloggio il pastore.

Ora siamo davvero vicini al termine della nostra bella escursione alla Rocchetta di Prendera. Raggiungeremo infatti in poco tempo Malga Federa, dove consiglio di fermarsi per assaporare le deliziose pietanze o i tipici dolci della zona.

Casòn de Col Jarinéi
Casòn de Col Jarinéi

Link utili:
Malga Federa
Rifugio Croda da Lago
Servizio navette


Enrico Maioni Mountain Guide Dolomiti

Enrico Maioni

Guida Alpina, nato e cresciuto a Cortina d’Ampezzo, con un ampia conoscenza delle Dolomiti e anni di esperienza in montagna.
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