Questo articolo è stato modificato recentemente, in quanto la descrizione dell’itinerario prevedeva la discesa con le ciaspe dal Col Drusciè. Purtroppo però il nuovo regolamento adottato dalla Società della funivia Freccia nel Cielo vieta di camminare con le ciaspe lungo il breve tratto iniziale che permette di raggiungere il Sentiero Montanelli.
Una passeggiata con le ciaspe da Piè Tofana a Cortina
La discesa da Piè Tofana (1675 m) a Cortina con la ciaspe è uno dei tanti facili percorsi, accessibili a tutti, che ci permettono di scoprire alcuni angoli meno conosciuti dei boschi della valle d’Ampezzo.
Si tratta di una passeggiata che si sviluppa a bassa quota, ma nonostante questo si può fare anche quando le nevicate non sono state molto generose in quanto in questa zona il sole non ha modo di sciogliere velocemente la neve.
Il percorso infatti si svolge prevalentemente all’ombra del Col Drusciè e delle silenziose conifere che popolano i magici boschi sottostanti le pendici della Tofana di Mezzo ed i Crepe de Cianderòu, dove si nasconde lo splendido specchio d’acqua del Lago Ghedina. E se il brutto tempo non consente di affrontare i percorsi in quota ricordiamoci che mentre nevica è davvero suggestivo camminare nel silenzio ovattato del bosco e questa escursione rappresenta una valida alternativa.
ACCESSO:
In auto fino a Piè Tofana. Da Cortina imboccare la SR 48 delle Dolomiti. In località Gilardon svoltare a destra e seguire le indicazioni per Piè Tofana.
ITINERARIO
Lasciata l’auto nel largo pargheggio di Piè Tofana, portarsi dietro al ristorante ed incamminarsi lungo la pianeggiante pista di collegamento con il Col Drusciè. Dopo pochi minuti, prima che la pista inizi a salire, si perviene al bivio con le indicazioni per il nostro percorso. Seguiamo l’indicazione per il Lago Ghedina.
Ci troviamo ora su una pianeggiante stradina (sentiero n° 410). Si tratta del “Sentiero Montanelli”, dedicato all’illustre giornalista che qui amava passeggiare durante i suoi soggiorni a Cortina.
Al di là degli alberi, fa bella mostra di sé il nuovo (anno 2014) bacino artificiale in Po’ Drusciè.
Si tratta del più grande lago di Cortina con 96 mila metri cubi d’acqua e una profondità di 10,5 metri.
Lo specchio d’acqua garantisce un’importante riserva d’acqua per l’innevamento artificiale delle piste di Socrepes, Pocol, Tofana. Proseguiamo sulla comoda stradina per circa 600 metri fino a quando si esce dal bosco. Ora bisogna svoltare decisamente a destra (est) e proseguire sul sentiero n° 410 che dopo poche decine di metri scende ripido nel bosco. Da notare che proseguendo sulla stradina, segnavia n.409, si potrebbe comunque arrivare al lago Ghedina. Il primo breve tratto è però esposto, in particolari condizioni di innevamento, a possibili valanghe e perciò lo sconsiglio.
Inoltre, la ripida discesa che sto descrivendo è assai più divertente, specie quando c’è tanta neve.
Si raggiunge così il magico lago Ghedina (1457 m), splendido specchio d’acqua incastonato nel bosco. L’elegante ristorante che sorge sulle sponde del laghetto propone una cucina d’alta qualità e dispone di una cantina che offre circa 300 etichette da tutto il mondo, un buon motivo per programmare in anticipo un pranzetto coi fiocchi!
Portarsi ora sull’estremità meridionale del lago ed inoltrarsi nel bosco lungo un sentiero dapprima pianeggiante e successivamente in leggera salita, e seguirlo fino ad incontrare la strada carrabile.
Attraversare la strada, continuare sull’evidente sentiero n° 413 e seguirlo fino ad incrociare la pista sciistica che dal Col Drusciè porta a Cortina. Sul lato opposto della pista il sentiero prosegue, e ben presto incontra il tratto superiore e ormai chiuso della vecchia pista olimpica del bob.
Possiamo ora incamminarci lungo questo particolare tracciato, fino ad arrivare all’attuale partenza della pista da bob. Da qui, attraversare in discesa un’ampia radura e ritornare per l’ultima volta sulla pista sciistica che in pochi minuti ci permette di ritornare al punto di partenza della nostra “ciaspolata”.
DIFFICOLTA’
Facile
TEMPO MEDIO
2,30 – 3,00 ore
Note
Pur trattandosi di un percorso facile, se nessuno è passato prima di noi e quindi non ci sono tracce sulla neve l’individuazione del sentiero può risultare difficoltosa.
Per recuperare l’auto una volta terminata la gita conviene risalire al Col Drusciè con la funivia e da lì, in circa 20 minuti, scendere a Piè Tofana lungo la pista.
Sul Col Drusciè sorge l’Osservatorio Astronomico “Helmut Ullrich”, visitato annualmente da centinaia di appassionati, studenti e curiosi, i quali possono ammirare le meraviglie del cielo da una postazione molto privilegiata, con un cielo estremamente limpido e bassissimo inquinamento luminoso.
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LINK UTILI
Rifugio Col Drusciè.