Ciaspole: alla scoperta delle Cinque Torri

Nel seguente articolo la giornalista irlandese Catherine Murphy ti racconta di una bella, facile escursione sulla neve, una passeggiata con le ciaspole in 5 Torri.
In termini di paesaggi, in Dolomiti c’è solo l’imbarazzo della scelta, e questa zona è indubbiamente una tra le più belle.
Non per niente il giro alle 5 Torri con le ciaspole è ormai diventata un’escursione ben conosciuta e frequentata, una classica.

Tutta la zona è interessante anche dal punto di vista storico, e parte del tour si sviluppa tra trincee ed anfratti che furono la fredda e scomoda dimora dei soldati delle truppe italiane nel corso della prima guerra mondiale, la Grande Guerra.

Con le ciaspole in 5 Torri, tra le trincee della 1° guerra

Di Catherine Murphy

Cortina d’Ampezzo ha da offrire agli appassionati di outdoor molto di più di quanto si possa pensare.
Se ami combinare le attività all’aperto con la storia e la cultura, Cortina dovrebbe essere nella tua lista di luoghi da visitare. Le montagne sopra Cortina sono intrise della storia della Grande Guerra, le trincee e i baraccamenti delle opposte linee del fronte delle truppe italiane e austriache sono ben visibili ancora oggi, 100 anni dopo la fine del conflitto. Gallerie, bunkers e resti delle postazioni militari sono tuttora ben conservate nel cuore della montagna.

Cosa può esserci di più interessante che visitare con le cispole le 5 Torri, questo “museo all’aperto”, situato nella zona del Lagazuoi vicino al Passo Falzarego, con un’escursione con le ciaspe di un paio d’ore?

In quella che si è rivelata un’esperienza indimenticabile, ho trascorso una soleggiata mattina di dicembre camminando con la guida alpina locale Enrico Maioni. Enrico è nato e cresciuto a Cortina e parla il ladino, una lingua locale, che si parla in diverse vallate Dolomitiche e continua ad essere insegnato in alcune scuole e parlato a fianco dell’italiano e, a volte, del tedesco.

Ricoveri di guerra

Per raggiungere le 5 Torri con le ciaspole siamo saliti per quasi 400 metri attraverso il bosco con le ciaspe. Il nome Cinque Torri è stato dato perché da Cortina si vedono distintamente cinque torrioni, anche se in realtà le torri sono una decina.

La particolarità di questa escursione con le ciaspe è che ti porta direttamente nel cuore delle Cinque Torri. Sebbene ci siano una o due sezioni ripide, l’escursione da 1.889 metri a 2.255 metri può essere completata da chiunque abbia un ragionevole livello di forma fisica.
Le racchette da neve richiedono poca o nessuna abilità ma, comunque, i meno allenati hanno la possibilità di salire in seggiovia e percorrere l’itinerario in discesa.

L’area delle 5 Torri fu scelta come prima linea dalle truppe italiane perché offriva una vista dominante sulle vicine catene montuose e le sottostanti vallate.

Il comando superiore dell’artiglieria italiana si posizionò qui, lungo un ampio crinale di rocce sotto la cima della montagna, e vi rimase per due lunghissimi anni durante la guerra.

Ben prima che lo sci diventasse uno sport di massa in origine Cortina era famosa per l’arrampicata, e poteva già vantare una fiorente industria del turismo che però venne interrotta all’inizio della guerra.

Un passaggio tra le Torri

Questo ameno paese di montagna prima della Grande Guerra faceva parte dell’impero austro-ungarico, e si racconta che nessuna delle due parti abbia bombardato il villaggio perché entrambe le parti volevano vincere. Le battaglie combattute in questa zona furono davvero dure e sanguinose.

Mentre cammini con le ciaspole in Cinque Torri, prova a immaginare quanto dura fu la vita al fronte di quegli uomini, costretti a vivere, combattere e morire tra mille stenti. Tragicamente, i soldati che combattevano l’un contro l’altro sopra Cortina provenivano dalle valli vicine e spesso si conoscevano. Altrettanto tragicamente, gran parte di essi hanno perso la vita non solo in battaglia ma a causa del freddo e delle valanghe, di stenti, malnutrizione e malattie.

Forse ciò che più è noto di quanto han lasciato le truppe che hanno combattuto in questa zona sono le vie ferrate, ovvero un sistema di funi d’acciaio, gradini e ponti sospesi costruiti dai soldati per spostarsi nascosti tra le montagne e successivamente utilizzati dalle truppe austriache per ritirarsi. Recentemente le vie ferrate sono state oggetto d’attenzione dall’attore Stephen Fry che le ha poi divulgate grazie al programma televisivo “Bear Grylls Wild Weekend”.

Ora questi percorsi attrezzati sono molto popolari tra i turisti che possono raggiungere cime altrimenti accessibili solo a scalatori esperti.

L’altra eredità lasciata delle truppe è un sistema di gallerie attraverso le montagne, alcune delle quali sono state restaurate negli anni ’90 e possono essere percorse durante i mesi estivi.

Entrambe le parti hanno scavato tunnels attraverso le montagne al fine di superare le postazioni di battaglia nemiche.

Tofana di Rozes sullo sfondo

La galleria del Lagazuoi, la più grande galleria di guerra della zona, è lunga oltre un chilometro, se consideriamo il tunnel principale e le gallerie laterali.

Le truppe italiane hanno lavorato giorno e notte per sei mesi per costruire questo tunnel e il 20 giugno 1917, hanno fatto esplodere 33 tonnellate di dinamite nel tentativo di spazzare via gli austriaci.
In realtà però, le truppe austriache si erano già ritirate.

Il tour delle Cinque Torri ti dà anche la possibilità di vedere altre gemme di Cortina: il comprensorio sciistico è ben noto per lo sci fuori pista e per i difficili e numerosi couloirs che solcano queste montagne, e lungo la strada avrai modo di osservarne uno tra i più noti e gettonati, il mitico Bus de Tofana.

Le Cinque Torri e il Lagazuoi sono inoltre un possibile punto di partenza per il famoso carosello sciistico del “Sella Ronda”, nel caso tu volglia allungare questo famoso ski-tour, e per lo sci tour della Grande Guerra, che partendo dalle Cinque Torri porta a San Cassiano, per poi proseguire per il ghiacciaio della Marmolada, dove in tempo di guerra fu costruita una vera e propria “città nel ghiaccio”, e la ski-area del Civetta.

Alla fine della tua escursione con le ciaspole, fermati per il pranzo al Rifugio Scoiattoli che si affaccia sulle Cinque Torri e quindi vanta uno dei migliori panorami d’Europa. Tuffati in un piatto di Casunziei, un piatto di ravioli ripieni di barbabietole, sicuro di averlo guadagnato dopo quella che è stata una memorabile mattinata in montagna.

Con le ciaspole in 5 Torri

Nota:
Questo articolo è stato pubblicato su “Outsider – Ireland’s Adventure Magazine”.

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Se vuoi saperne di più sulle meravigliose 5 Torri, ti invito a leggere l’articolo dedicato a questi incredibili pinnacoli. Vedi: Cinque Torri, la palestra degli Scoiattoli.


Enrico Maioni Mountain Guide Dolomiti

Enrico Maioni

Guida Alpina, nato e cresciuto a Cortina d’Ampezzo, con un ampia conoscenza delle Dolomiti e anni di esperienza in montagna.
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