Ho iniziato ad arrampicare molto giovane, avevo 14 anni e nessuno, allora, indossava il casco. La scalata era, e rimane tutt’ora, eccitazione e libertà, ma a quei tempi il casco era visto come qualcosa di inutile, pesante e fastidioso, e in qualche modo limitava quella magnifica sensazione di libertà.
Quando iniziò a diffondersi la cultura dell’uso dei caschi d’arrampicata, per un certo periodo io continuai a farne a meno, pur consapevole dei rischi che correvo. A dirla tutta ero persino orgoglioso di non usare il casco… Quanta stupidità!
Finché un giorno, uscito miracolosamente indenne da una scarica di sassi sulla Rozes, comprai finalmente il mio primo casco d’arrampicata 🙂
Il casco per arrampicata, al pari della corda, è un elemento dell’attrezzatura indispensabile per ridurre i rischi che si corrono durante una scalata o mentre si percorre una via ferrata.
Scegli il casco in base all’uso che ne farai
Considerando i numerosi produttori e le diverse categorie di caschi d’arrampicata, prima di acquistarne uno è bene pensare a quale sarà l’utilizzo che ne farai.
- Caschi per alpinismo e vie multi-pitch
Quando devi indossare il casco per lunghi periodi, magari trasportando uno zaino pesante, un peso ridotto e una buona ventilazione del casco sono importanti. Scegli un casco ibrido. - Caschi per arrampicata su ghiaccio
Dato che cadranno molti detriti, cerca un modello di schiuma con un’area di ventilazione minima. Non hai bisogno di un casco fresco ed è meglio che non abbia troppe aperture. Naturalmente anche un casco rigido può andar bene. Un po’ di spazio in più sotto il casco per un berretto o un passamontagna è sempre una buona cosa per i giorni freddi. - Caschi per arrampicata sportiva
Io sceglierei un casco molto leggero, ma visto che puoi togliere l’elmetto mentre aspetti il tuo turno, puoi anche scegliere di scambiare il comfort di un modello di schiuma con la durata di un casco rigido. - Caschi per via ferrata
Per le vie ferrate ti consiglio un robusto casco a calotta rigida, che ha una lunga vita e anche se pesa un po’ di più non dovrai comunque indossarlo per molte ore.
Quali sono le caratteristiche dei caschi da arrampicata?
Il mercato oggi offre una gran scelta di caschi, che si possono suddividere in tre principali categorie:
1 – Caschi a calotta rigida
2 – Caschi in schiuma
3 – Caschi da arrampicata ibridi
Come la maggior parte dei dispositivi di protezione individuale, anche i caschi da arrampicata devono soddisfare uno standard di sicurezza (EN 12492). Tra le altre cose, il casco da arrampicata deve resistere all’impatto di un peso di metallo pesante cinque chili che cade da una distanza minima di due metri.
In realtà i caschi potrebbero essere fatti per resistere a urti maggiori, ma un colpo più forte romperebbe comunque la colonna vertebrale.
In questa pagina troverai un sacco di informazioni sul casco da arrampicata, alcune derivanti dalla mia esperienza ed altre da una ricerca fatta in rete che ha permesso anche a me di apprendere molte cose 🙂
Casco a calotta rigida
I caschi rigidi sono realizzati in plastica dura (ABS) in cui viene incorporata una fodera in schiuma e un sistema di sospensione a cinghie. Sono la tipologia di casco ideale per un utilizzo intensivo.
Questi caschi sono molto resistenti e possono resistere a piccoli impatti ripetuti (caduta massi) senza deformarsi.
Tuttavia, sono generalmente più pesanti e meno traspiranti rispetto ai caschi in schiuma e ai caschi ibridi. Il peso del casco Titan qui raffigurato varia dai 385 o 435 grammi, in base alla misura scelta.
PRO
CONTRO
Casco per arrampicata in schiuma / Casco in-mold
I caschi in schiuma sono davvero molto leggeri e generalmente sono realizzati in polistirene espanso di alta qualità. Sono parzialmente coperti con uno strato di plastica molto sottile (In-Mold = iniettato nello stampo).
Un casco di questo tipo è il leggerissimo Scirocco della Petzl. Questo casco non è solo realizzato in EPS (polistirolo espanso), ma anche in EPP ( polipropilene espanso ). È estremamente leggero: 145 o 165 grammi, in base alla misura.
PRO
CONTRO
Caschi da roccia ibridi
I caschi ibridi comprendono tutte le caratteristiche positive dei caschi rigidi e dei caschi in schiuma. Ogni casco ibrido è diverso, ma tutti avranno una combinazione di calotta esterna in ABS ( acrilonitrile-butadiene-stirene ) e schiuma di polistirene espanso o schiuma di polipropilene espanso.
Un casco di questo tipo è il Mammut Wall Rider, il primo casco da arrampicata dotato della tecnologia brevettata MIPS (Multi-directional Impact Protection System) e BPS (Brain Protection System). Questo casco da roccia, con un peso di soli 225 grammi, offre la massima sicurezza e protezione dagli impatti causati da cadute di pietre o cadute.
PRO
CONTRO
Altre tipologie di caschi da roccia
Lo sapevi che esistono caschi specifici per donne?
In linea di massima, l’unica differenza sembrerebbe essere la taglia, in quanto normalmente le donne hanno una circonferenza della testa minore di quella degli uomini.
Oppure il colore: ad esempio alcuni produttori realizzano una versione femminile di alcuni dei loro caschi da arrampicata, che è uguale a quella degli uomini ma ha colori che più si avvicinano ai gusti femminili.
La vera differenza la fa il casco Borea della Petzl. Benché non tutte le donne portino i capelli lunghi e la coda di cavallo, quelle che lo fanno (e anche i ragazzi!) sanno che può essere difficile ottenere la buona vestibilità di in un casco.
Petzl ha deciso di provare a risolvere il problema della coda di cavallo con il Borea, che ha un ritaglio nella fascia posteriore per ospitare una coda di cavallo.
Caschi multi-sport
Ecco un’altra categoria di caschi, certificati per poter essere utilizzati in vari ambiti.
I requisiti di un casco per il ciclismo, lo sci e l’arrampicata sono piuttosto diversi. Sono tutti progettati per impatti e intensità di carico specifiche per quello sport.
Se vuoi un casco certificato per arrampicata, bicicletta e canyoning il Petzl Mentor III fa al caso tuo. Oppure il Mammut Alpine Rider, che è certificato come casco da arrampicata e casco da sci.
I caschi multi-certificati sono molto più cari rispetto ai caschi da arrampicata puri.
Cosa altro bisogna considerare nella scelta di un casco d’arrampicata?
Al giorno d’oggi quasi tutti i caschi hanno clip per fissare la lampada frontale, ma è comunque un particolare a cui porre attenzione. Se hai in programma lunghe salite con inizio all’alba o dopo il tramonto, queste clip sono essenziali.
Inoltre in Dolomiti ci sono numerose gallerie, anche lungo le vie ferrate, scavate nella roccia ai tempi della Grande Guerra. Una torcia è indispensabile per percorrere questi tunnel.
Anche il colore ha una sua importanza.
Un colore vivo e sgargiante sarà più facilmente visibile dai tuoi compagni di cordata, ma è soprattutto utile nel malaugurato caso di intervento del Soccorso Alpino.
Poiché un casco è qualcosa che indosserai ogni volta che vai ad arrampicare, e poiché sia il comfort che le prestazioni generalmente aumentano drasticamente acquistando un casco più costoso, consiglio di non voler risparmiare troppo sull’acquisto di questo importante elemento dell’attrezzatura.
I caschi leggeri in schiuma generalmente hanno un’imbracatura e un sistema di regolazione piuttosto minimalisti, al fine di mantenerli leggeri. Per un comfort ottimale, quindi, è necessario iniziare con uno stampo che abbia la forma della tua testa. Se hai una testa stretta e oblunga, un casco rotondo e poco profondo non fornirà la vestibilità più comoda, anche dopo la regolazione.
Presta attenzione al trasporto dei caschi da arrampicata in schiuma e ibridi. Anche se questi caschi sono progettati per resistere a forti urti, se li impacchi nella parte inferiore dello zaino o li appendi all’esterno e poi ti siedi su di esso senza pensarci, potresti facilmente rompere il casco.
Come ho accennato sopra, il casco non solo ti protegge da rocce, ghiaccio o altri oggetti che ti possono colpire cadendo dall’alto, ma ripara anche la testa in caso di una brutta caduta.
In questo breve videoclip , il forte arrampicatore olandese Jorg Verhoeven sta scalando China Doll (5.14a), Upper Dream Canyon, Colorado. Commette l’errore (eh già, può capitare anche ai grandi!) di tenere la corda dietro la gamba.
Questa disattenzione comporterà, durante il volo, il ribaltamento dello scalatore, che andrà a impattare con la testa contro la roccia.
Grazie al suo casco, se la caverà con solo un torcicollo.
Il video serve come promemoria: ricorda che è sempre utile indossare il casco, perché gli incidenti càpitano, non importa quanto tu sia bravo!