Più sicura la via Los Angeles 84 – Spalti del Col Bechei
La via Los Angeles 84, per chi non la conosce, è una magnifica salita sulla parete sud degli Spalti del Col Bechei, nell’alta val di Fanes, porta d’ingresso al Regno dei Fanes. Aperta nel lontano 1984 (anno delle olimpiadi di Los Angeles) da Mario Dibona e Paolo Bellodis, la via è a mio avviso un piccolo capolavoro.
Tanto di cappello ai due amici Scoiattoli che si avventurarono su questa parete con poca attrezzatura ma tanto coraggio, seguendo una linea logica su roccia eccezionale.
Fu la prima via aperta sugli Spalti del Col Bechei. La parete è situata in un magnifico ambiente ed è esposta al sole. La Los Angeles 84 è una via relativamente breve (8 tiri) , e vista la favorevole esposizione la si può scalare anche in autunno, godendo appieno dei meravigliosi colori della valle sottostante.
La particolarità di questa magnifica via d’arrampicata è che la roccia è calcare e non dolomia. In Dolomiti la il calcare è molto raro. Se non consideriamo la stupenda parete sud della Marmolada, soltanto poche pareti minori sono fatte di calcare. Gli scalatori sanno bene che il calcare è molto più solido della dolomia, una roccia spesso friabile.
In seguito la parete si arricchì con nuovi itinerari, tutti meritevoli di essere percorsi. Lo stesso anno fu aperta la Super Ponzio, seguita da Oasi, una gran bella via, meno impegnativa delle altre. L’anno successivo vide la nascita di Thriller, sempre ad opera di Mario Dibona, questa volta in cordata col giovanissimo Massimo Da Pozzo “Mox”. E poi Illusione Ottica, ed altre ancora.
Ritorno però ora al tema principale di questo post, la via Los Angeles 84 sugli Spalti del Col Becchei.
Ma non sono qui a descriverti i dettagli tecnici della salita, in quanto una rapida ricerca in rete ti permetterà di reperire numerose e dettagliate informazioni su questa bellissima via.
In questo breve articolo voglio segnalarti una novità: la via è stata in parte ri-attrezzata ed oggi è più sicura!
Nello scorso mese di agosto Mario Dibona “Moro”, autore della prima salita e ben noto nell’ambiente alpinistico per le numerose vie aperte sulle Dolomiti ampezzane, insieme a Pier Smaltini e Filippo Menardi hanno deciso di rendere un po’ più sicura la Los Angeles. Infatti, i pochi vecchi spit piantati a mano nel lontano 1984 non erano più in grado di garantire una valida sicurezza.
Faccio notare ai “puristi” che furono proprio Mario e Paolo ad aprire la via, ed oggi proprio loro hanno deciso di renderla più sicura. Capita purtroppo spesso che alcuni alpinisti si sentano in diritto di rimuovere gli spit che a volte vengono posti da altri al fine di rendere alcune vie più sicure.
È successo molte volte, e sembra che mai avrà fine questa continua polemica su spit o no-spit, ma in questo caso gli spit sono stati messi dall’autore della prima salita, perciò mi auguro che rimangano lì per molti anni.
In questo modo, la magnifica arrampicata della Los Angeles 84 diventa un pochino più appetibile, ma non credere che si tratti di una via sportiva.
Rimane ancor oggi una salita impegnativa, ma che di certo non ti deluderà! E se l’avvicinamento ti sembra un po’ troppo lungo, con l’e-bike ci arrivi molto più comodamente, e la discesa sarà ancora più veloce 🙂