La classe non è acqua: curriculum Luca Zardini Canon
Lui, il grande “vecchio”, è già pronto. E alle sue spalle i giovani bellunesi dell’arrampicata sportiva su plastica lanciano segnali positivi e incoraggianti. “Questa è la nota più lieta”, ammette il climber cortinese Luca Zardini, “dalle nostre parti c’è un serbatoio che promette bene e io sono il primo ad esserne felice”.
Tanto è vero che il Canon non ha esitato a mettersi a disposizione, con tutto il suo bagaglio d’esperienza, come consulente per affiancare il presidente Sandro Neri e lo staff della società Climband Belluno.
In particolare seguirà i due atleti di punta, la 20enne Sara Avoscan di San Tomaso Agordino e il 19enne Fabio De Cesero di Igne (Longarone), entrambi già nel giro delle nazionali giovanili.
L’ottima prestazione di Luca sulla via a vista – Rock Master di Arco (Edizione 2008)
“Ho accettato volentieri di dare una mano per cercare di favorire la crescita tecnica di Sara e Fabio. Questa è la mia passione e non c’è niente di meglio che vedere giovani climbers, per di più della zona, vogliosi di imparare e progredire. La mia è una consulenza con qualche momento d’incontro, e non un allenamento diretto però credo possa dare comunque buoni frutti”. Diverso, invece, è il discorso su scala nazionale.
Il fatto che il mondo dell’arrampicata sportiva italiana, a livello maschile, nella specialità principe della “difficoltà” (Lead), sia rimasto ancorato a campioni di lungo corso come Zardini, sembra mettere in “imbarazzo” lo stesso Canon. Così alla vigilia della sua ennesima nuova stagione agonistica, il veterano di tante battaglie tra corde, imbraghi e prese sulle pareti artificiali di tutto il mondo, si trova a dover fare i conti con il vuoto che lo circonda.
“Purtroppo in tanti anni lo storico gruppo di vertice, e mi ci metto dentro anch’io”, spiega Zardini, portacolori della società Caprioli San Vito di Cadore, “ha sofferto la mancanza dell’inserimento di nuove leve in grado di proseguire il bel cammino intrapreso.
Certo, si è perso del tempo prezioso, e le stesse elezioni per il rinnovo del Consiglio della Fasi, fissate a fine marzo, quando la stagione praticamente comincerà, arrivano un po’ troppo tardi”.
Gli ottimi risultati ottenuti in passato devono, però, indicare la giusta via da seguire. Zardini rimane l’esponente di punta del nostro movimento in questa disciplina sportiva.
Quindi, come già successo lo scorso anno, il dire no ad esempio alle gare di Coppa del Mondo per gli impegni di lavoro nella Compagnia carabinieri di Cortina e per la volontà di rimanere vicino alla famiglia e alle due figlie Elisa (6 anni) e Giorgia (1 anno e mezzo) , condizionerà parecchio tutta la stagione, ma tant’è.
“Sicuramente farò le tappe della Coppa Italia e in base ai risultati deciderò per i campionati italiani. Inoltre mi hanno invitato ad un Master molto importante a Penne (Pescara) il prossimo 18-19 aprile. Ma sui programmi non penso di spingermi oltre”.
Tutti lo vogliono, tutti lo cercano perchè la brillante carriera parla da sola e vederlo in azione sulle pareti artificiali con la sua tecnica sopraffina è un piacere per gli occhi degli appassionati, ma il 2009 agonistico del Canon rimane al 70-80% un’incognita. “Per esprimersi in arampicata sempre ad alti livelli in competizioni di prestigio devi poterti allenare praticamente a tempo pieno cosa che mi è al momento impossibile”.
(m.l.) Tratto dal Corriere delle Alpi
Curriculum Luca Zardini Canon
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